Vacanze estive troppo lunghe? Famiglie che cambiano, scuole che resistono: è tempo di innovare? Il punto di vista della sociologa Nardini

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Il dibattito sull’apertura delle scuole riflette un cambiamento profondo nella struttura familiare italiana, come evidenziato da Manuela Naldini durante un’intervista a Rai Radio 3. La sociologa sottolinea come oggi, a differenza di qualche generazione fa, in molte famiglie entrambi i genitori lavorino, creando nuove sfide nell’organizzazione dei tempi familiari e scolastici.

Naldini evidenzia un paradosso significativo: mentre le famiglie e la società sono cambiate radicalmente, gli orari e l’organizzazione scolastica sembrano essere rimasti immutati. Il disallineamento crea tensioni, soprattutto durante la lunga pausa estiva, che risulta particolarmente problematica per molte famiglie.

La docente propone alcune soluzioni innovative per affrontare queste sfide. Innanzitutto, suggerisce di ripensare i tempi scolastici, non solo riconsiderando la durata della pausa estiva, ma anche riorganizzando le attività durante l’anno scolastico. Inoltre, sottolinea l’importanza di potenziare i servizi integrativi, implementando attività parascolastiche ed educative, specialmente durante l’estate, utilizzando gli spazi scolastici. Infine, propone una maggiore collaborazione tra scuola e politiche pubbliche per coprogettare servizi educativi che possano supportare le famiglie senza sovraccaricare le istituzioni scolastiche.

Tuttavia, Naldini sottolinea che la scuola non può e non deve risolvere tutti i problemi di conciliazione famiglia-lavoro. È necessario un approccio equilibrato che coinvolga le politiche pubbliche, le scuole e le famiglie stesse.

La docente riflette anche sulla distinzione tra il ruolo educativo della famiglia e quello formativo della scuola, citando un dirigente scolastico che definisce la scuola come “fede dell’apprendimento” e la famiglia come “fede dell’educazione”. La distinzione, seppur non netta, evidenzia il rischio di sovraccaricare le istituzioni scolastiche con responsabilità che vanno oltre le loro capacità e risorse.

Naldini sottolinea l’importanza di un dialogo costruttivo tra famiglie, scuole e istituzioni per trovare soluzioni che rispettino le esigenze di tutti, senza compromettere la qualità dell’istruzione o sovraccaricare il sistema scolastico. La sfida è creare un nuovo equilibrio che rifletta le realtà delle famiglie moderne, mantenendo al contempo l’integrità e l’efficacia del sistema educativo. Tale processo richiederà flessibilità, innovazione e una stretta collaborazione tra tutte le parti coinvolte per garantire che il sistema scolastico possa evolversi in linea con le mutevoli esigenze della società contemporanea.

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