Vacanze estive infinite? L’allarme di Daniele Novara: “Troppo lunghe, centri estivi gratis o sarà il caos per le famiglie italiane”

Il pedagogista Daniele Novara lancia un allarme sulla durata eccessiva delle vacanze scolastiche in Italia, le più lunghe d’Europa. “La situazione, sottolinea, crea notevoli difficoltà alle famiglie, in particolare a quelle che non possono permettersi tre mesi di ferie o i costi elevati dei centri estivi”.
L’esperto definisce le vacanze estive come “troppo lunghe”.
Centri estivi: un aiuto necessario, ma spesso troppo costoso
I centri estivi rappresentano l’unica soluzione per molti genitori, ma i loro costi sono spesso proibitivi per le famiglie meno abbienti. Novara evidenzia come questo crei una disparità, impedendo a molti bambini e ragazzi di accedere a opportunità formative e ricreative durante l’estate. L’alternativa, denuncia il pedagogista, è un’estate passata davanti a videogiochi e schermi, senza stimoli adeguati.
L’appello alla politica: “Centri estivi gratuiti o a prezzi calmierati”
Novara rivolge un appello diretto alla politica, chiedendo un intervento concreto per sostenere le famiglie. La proposta è di rendere gratuiti i centri estivi o, quantomeno, di calmierarne i prezzi, garantendo a tutti i bambini e ragazzi, indipendentemente dalla condizione economica delle famiglie, la possibilità di partecipare. “È un atto di intelligenza politica, sociale e di solidarietà intergenerazionale”, afferma Novara, sottolineando come investire nel benessere dei giovani significhi investire nel futuro della società.
La durata delle vacanze estive: un dibattito annoso
La durata delle vacanze estive nelle scuole rappresenta un tema ricorrente di discussione. Nel 2024, la maggior parte delle regioni italiane prevede una pausa estiva di 98 giorni, equivalenti a quattordici settimane.
Il dato colloca l’Italia, insieme a Lettonia e Malta, al vertice della classifica dei paesi dell’Unione Europea con le vacanze estive più lunghe, come evidenziato dai dati Eurydice del 2022. Al contrario, nazioni come Francia e Germania optano per pause estive più brevi, di solito tra un mese e mezzo e due mesi, bilanciate da interruzioni più frequenti durante l’anno scolastico. Il numero totale di giorni di scuola in questi paesi, spesso inferiore a quello italiano, non supera quello del nostro paese.
Le quattordici settimane di pausa scolastica in Italia rappresentano una sfida per molte famiglie, in cui i genitori solitamente continuano a lavorare. La necessità di trovare attività per i figli, specialmente i più piccoli, durante questo lungo periodo, comporta spesso costi elevati per vacanze e campus estivi, non sempre sostenibili.
Openpolis, ad esempio, ha rilevato che, nel 2021, un terzo delle famiglie con almeno un figlio non ha potuto permettersi una vacanza, percentuale che supera la metà tra le famiglie con almeno tre figli. Una pausa scolastica così prolungata rischia di amplificare le disuguaglianze tra gli studenti, in base alle condizioni economiche delle famiglie.