Un’ora a settimana di Intelligenza Artificiale, se ne occuperanno i docenti di matematica, fisica, scienze e informatica (affiancati da esperti esterni). Ecco il DDL

Durante una conferenza stampa alla Camera, la deputata Chiara Tenerini di Forza Italia ha presentato un nuovo disegno di legge che propone l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nei programmi scolastici. L’evento si è svolto in occasione della pubblicazione del volume Dal Cyberbullismo all’Intelligenza Artificiale: Diritti e Tutela dei Minori nel Mondo Digitale.
A cosa serve insegnare l’IA ai ragazzi
L’obiettivo del disegno di legge è dotare i giovani di strumenti critici e conoscenze di base per capire e usare in modo consapevole le tecnologie emergenti. Secondo Tenerini, insegnare l’IA nelle scuole significa aiutare gli studenti a non subire passivamente il cambiamento tecnologico, ma ad agirlo in modo attivo e informato.
“Dobbiamo insegnare loro cosa è questo potentissimo mezzo, che può essere un valido aiuto se utilizzato bene – ha spiegato Tenerini – insegnare loro con consapevolezza quale strumento hanno in mano, perché la conoscenza è l’unica arma contro le pratiche negative e i pericoli che si insinuano nel web.”
“Le straordinarie tecnologie di cui disponiamo indicano la via per la nascita di nuove conoscenze – ha osservato Tenerini – che comporteranno la necessità di sviluppare nuove competenze.” Un modo per preparare i ragazzi a un mondo del lavoro in rapida trasformazione, dove saper comprendere e gestire i sistemi intelligenti sarà un vantaggio concreto.
Cosa prevede il disegno di legge
Il cuore della proposta consiste nell’introduzione di un’ora settimanale dedicata all’intelligenza artificiale nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Saranno gli istituti a decidere come inserirla, sfruttando l’autonomia scolastica.
L’insegnamento sarà affidato ai docenti delle materie scientifiche (matematica, fisica, scienze, informatica), che potranno essere affiancati da esperti esterni per approfondire i contenuti più tecnici. Il disegno di legge prevede anche percorsi di formazione per i docenti, in modo da favorire una preparazione specifica e aggiornata.