Università, troppi studenti fuori corso e voti in calo: Agraria, Architettura, Informatica e Veterinaria tra le facoltà più ostiche
Migliaia di studenti ogni anno scelgono l’università, attratti dall’eccellenza della formazione e dalle opportunità lavorative. Eppure, l’Italia si posiziona agli ultimi posti in Europa per numero di laureati, con un preoccupante divario rispetto alla media europea evidenziato da Eurostat.
Le cause di questa “fuga” dalle aule universitarie sono molteplici, ma i dati di Almalaurea mettono in luce due criticità: l’alto numero di studenti fuori corso e la bassa media dei voti.
Solo il 62,4% degli studenti italiani, infatti, riesce a laurearsi nei tempi previsti. Le facoltà più “ostiche” risultano essere Agraria, Architettura, Informatica e Veterinaria, mentre Medicina e Giurisprudenza vedono laurearsi in corso solo il 51,7% degli iscritti. Uniche eccezioni positive: Scienze della Formazione Primaria (78% di laureati in corso) e le lauree magistrali a ciclo unico, che registrano un andamento generalmente più positivo.
Anche sul fronte voti la situazione non è rosea: la media generale si attesta su un 26,7 per Farmacia Industriale e Giurisprudenza, con Medicina e Chirurgia leggermente al di sopra (27,4).
