Università, tra rimpianti e rivincite: le scelte che segnano un vita. Rifaresti la stessa facoltà frequentata a 19 anni?

L’orientamento universitario è spesso sottovalutato, eppure rappresenta un passaggio cruciale nella vita di ogni studente. La scelta della facoltà non solo accompagna i giovani per diversi anni, ma può influenzare profondamente il loro futuro.

Le testimonianze raccolte su Reddit, in risposta alla domanda “Se poteste tornare indietro nel tempo a 19 anni rifareste la stessa scelta?”, offrono uno spaccato delle diverse esperienze vissute dai laureati.

Tra gli insoddisfatti, molti rimpiangono di aver lasciato che altri decidessero per loro. Un ex studente di giurisprudenza ammette: “Se potessi tornare indietro, mi darei uno schiaffo e mi costringerei a imparare un mestiere”.

Un altro, laureato in ingegneria meccanica, confessa di aver seguito un percorso che non lo ha mai soddisfatto, nonostante i buoni voti ottenuti come perito meccanico.

Una studentessa di lingue orientali si è pentita di aver seguito una passione che non le ha offerto sbocchi lavorativi concreti. Altri ancora, pur amando ciò che hanno studiato, guardano con preoccupazione al futuro lavorativo, come una laureata in psicologia che avrebbe preferito biologia per maggiori opportunità.

C’è anche chi, pur soddisfatto del proprio percorso, avrebbe fatto scelte diverse con il senno di poi. Un ex studente di economia avrebbe preferito medicina, mentre un altro, laureato in design, rimpiange di non aver studiato all’estero, dove ritiene che il suo settore sia più valorizzato.

Dall’altro lato, ci sono coloro che rifarebbero tutto. Un laureato in matematica si dice fortunato che la sua passione coincida con un lavoro ben remunerato. Un altro, che ha studiato scienze biologiche, sta realizzando il sogno di una vita con una borsa di studio in Giappone. Alcuni, come un ex studente di medicina passato a ingegneria informatica, vedono anche nei cambi di rotta un’opportunità di crescita personale.

Infine, c’è chi ha scelto di lavorare prima di iscriversi all’università, ritenendo questa decisione la migliore per scegliere con cognizione di causa.