Università telematiche: almeno il 20% delle lezioni dovranno essere live
Il Ministero dell’Università e della Ricerca punta ad una regolamentazione di quelle che sono le attività didattiche online che riguardano sia le Università telematiche che quelle “fisiche” e lo fa con un Decreto, la cui bozza è stata visionata da Open, in fase di valutazione da Cun, Crui, Anvur e Cnsu.
Università telematiche e rapporto studenti-docenti
Alcune criticità relative alle Università telematiche sono state evidenziate dal rapporto Anvur, che in particolare ha puntato il dito sul rapporto molto alto tra studenti e docenti, arrivato nel 2022 a 384,8 studenti per ogni docente, rispetto ai 28,5 delle università tradizionali.
Regolamentazione lezioni online
Il decreto introduce una serie di norme che stabiliscono un tetto massimo per le lezioni online, da applicare a tutte le università dal prossimo anno accademico (2025-2026):
- Limite del 20%: per le università tradizionali, le attività a distanza non potranno superare il 20% del totale, con obbligo di lezioni pratiche in presenza.
Didattica sincrona: almeno il 20% delle lezioni online nelle telematiche deve essere svolto in diretta, per favorire l’interazione attiva.
Esami in presenza e standard di qualità
Un altro punto chiave riguarda la valutazione degli studenti, che dovrà avvenire in presenza, salvo eccezioni per motivi di salute o emergenze. Le nuove linee guida prevedono controlli di qualità sui materiali didattici e sulle modalità di esame, con l’Anvur incaricata di verificare la conformità delle sedi d’esame.
Rapporto studenti-docenti
Altre misure riguardano il rapporto tra numero di studenti e docenti. La bozza punta ad un compromesso, rispetto a quanto previsto dal decreto ministeriale del Governo Draghi (il Dm 1154/2021)