Università online, il MUR prova a dettare nuove regole: numero di studenti per ogni docente, certificazioni e lezioni in diretta. Le proposte
Il ministero dell’Università e della Ricerca ha predisposto un testo all’interno del quale si cerca di riordinare il mondo degli atenei telematici. Con tale testo le Università online si dovranno regolare.
Sono cinque i punti cardine, si legge su La Repubblica. Il primo punto riguarda il rapporto tra docenti in ruolo e studenti iscritti. Oggi, in media, negli atenei online è pari a 1 ogni 385, mentre invece negli Atenei tradizionali questo rapporto è di 1 a 28, quattordici volte più basso. Il nuovo limite è stato fissato: “Gli atenei online possono avere il doppio degli studenti rispetto a quelli tradizionali a parità di docenti”, riferisce la segretaria generale Francesca Gagliarducci.
L’altro punto centrale proposto dal MUR è stato quello della certificazione degli esami delle università online. Il ministero ha chiesto di affidarsi all’agenzia pubblica Anvur, attraverso un test nazionale (Teco) da somministrare agli studenti all’inizio o alla fine del corso.
La segretaria generale ha ribadito che sulla questione “certificazione del corso di laurea online” qualche nuova regola è necessaria.
Strettamente legato al precedente punto c’è la possibilità che le telematiche possano introdurre alcuni corsi in presenza e, per reciprocità, le “tradizionali” aumentino la loro offerta a distanza “senza limiti”.
C’è poi la richiesta alle università online di realizzare lezioni sincrone, quindi in diretta, e non soltanto visibili in streaming successivamente. Questo consentirebbe una qualche relazione tra lo studente e il docente. Le private hanno concesso alla “diretta” solo le attività extra, tra cui i colloqui con gli insegnanti.
L’altra questione proposta dal testo del MUR è l’aggiornamento continuo dei contenuti, una considerazione generale verso la quale, in teoria, è difficile dirsi contrari.
Una parte di questi contenuti sarà contenuto nella programmazione triennale universitaria in corso di scrittura mentre per i singoli requisiti saranno definiti da un decreto apposito della Ministra Bernini.
La questione, come si può ben immaginare, interessa anche il mondo della scuola, considerato il fatto che i titoli delle università online sono spesso legati alla formazione iniziale degli insegnanti.