Università, lieve calo delle iscrizioni: in un anno le matricole sono il 3% meno

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Da un’indagine di Docsity, un portale dedicato agli studenti, fondato a Torino nel 2011, che in pochi anni ha raggiunto oltre 15 milioni di utenti in tutto il mondo, si conferma un calo delle nuove iscrizioni all’Università e si cercano di individuare le cause di tale flessione.

Nelle scorse settimane è stato sottoposto un sondaggio a circa di 500 future matricole, di età compresa tra i 18 e 20 anni, e i risultati hanno messo in evidenza questi aspetti:

  • con la pandemia è aumentato l’interesse verso le discipline medico-scientifiche e si cercano più info online;
  • gli studenti preferiscono studiare vicino casa, anche se a molti piacerebbe un’esperienza all’estero, seppure breve;
  • la metà delle matricole sceglie in considerazione delle opportunità di lavoro post laurea, ritenute più importanti dell’offerta didattica.

Secondo quanto denunciato dall’anagrafe (ANS) del Ministero dell’Università, in Italia stiamo assistendo a un allarmante calo di circa 10 mila nuovi iscritti al primo anno dei corsi di studio accademici. Sono infatti 306.763 le nuove matricole, rispetto ai 317.282 di gennaio 2021, il 3 percento in meno.

Docsity ha provato a capire tramite il sondaggio quali sono le motivazioni che guidano le scelte e cosa fare per invertire la rotta.

Nel dettaglio:

  • Il 68% degli intervistati afferma di aver scelto il percorso di studi cercando informazioni online, mentre sono circa il 17% gli studenti che si sono informati nel corso di eventi promossi dalle Università. Una percentuale minore dichiara di essersi documentata tramite social (6,8%), passaparola (5%) o fiere in presenza (3,4%).
  • Il fatto che tra le professioni più richieste nei prossimi anni ci siano soprattutto discipline medico-scientifico condiziona in parte la scelta degli studenti (52,6% di risposte affermative) e solo la metà di questi (51,5%) sceglie questo tipo di carriera per assicurarsi un vantaggio occupazionale. Per il 44, 5% degli intervistati la scelta di un percorso medico-scientifico è dettata dalla maggiore utilità sociale della professione. Il 4% dichiara di essere stato indirizzato da una maggiore attenzione mediatica.
  • Tra le ragioni che hanno guidato la scelta risulta molto importante la vicinanza geografica dell’Università rispetto al tuo luogo di provenienza (49.5%). Il 21,8% ritiene questo aspetto poco importante, per il 28,7% è indifferente.
  • Un altro driver fondamentale sembra legato alle opportunità di lavoro post laurea, aspetto tenuto in considerazione dal 50% del campione, che risulta più importante dell’offerta didattica (42,4%).
  • Solo il 7,6% dichiara di aver scelto l’Università in base al livello di internazionalizzazione dell’offerta didattica, nonostante oltre l’83% degli intervistati sarebbe interessato a studiare all’estero (il 42,4% solo per scambi o brevi periodi). Il 16,3% non è interessato a studiare all’estero.

Nel 2021 Docsity ha organizzato e/o promosso oltre un centinaio di eventi virtuali, l’85% dedicati a istituzioni di higher education italiane: per un totale di 20 eventi gestiti direttamente e più di 70 promossi.

Un aspetto interessante è la preferenza degli studenti verso i contenuti on-demand. Come pure la tendenza delle Università italiane a organizzare sempre più giornate destinate a un’audience internazionale, coerentemente alla crescita di immatricolazioni dall’estero rilevata dal “Referto sul sistema universitario” della Corte dei Conti.

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