Università: in Sicilia il 36% di 110 e lode, in Piemonte il 19%. La mappa dei voti di laurea

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Il fenomeno del 110 e lode sta diventando sempre più comune, con quasi la metà degli studenti che si laurea con un voto superiore a 105 e un impressionante 25% che ottiene il massimo riconoscimento. I dati, emersi da un’analisi dell’Osservatorio Talents Venture, invitano a riflettere sull’effettivo valore di questo voto nel contesto del mercato del lavoro, specialmente in un periodo in cui si discute anche dei voti di diploma nelle scuole italiane.

La lode: un riconoscimento in crescita

Nel 2022, su 366.000 laureati, il 25% ha conseguito un voto finale di 110 e lode, con un ulteriore 22% che ha ottenuto un punteggio compreso tra 106 e 110. Le donne si distinguono in questo contesto, con una percentuale del 28% di laureate con lode, rispetto al 22% degli uomini. A livello territoriale, le Isole e il Centro Italia mostrano le percentuali più elevate di laureati con lode, rispettivamente 35% e 32%, mentre il Nord Italia presenta risultati più contenuti, con il Nord-Ovest che registra solo il 22%.

Differenze tra atenei tradizionali e telematici

Un’analisi più approfondita rivela una netta separazione tra le performance degli studenti negli atenei tradizionali e in quelli telematici. Negli atenei tradizionali, il 27% degli studenti ha ottenuto la lode, mentre solo il 12% degli studenti degli atenei telematici ha raggiunto questo traguardo. Alcuni atenei, come il Campus Biomedico, Foggia, UNINT, Perugia Stranieri e San Raffaele, si distinguono per le alte percentuali di laureati con il massimo dei voti.

Fattori determinanti per l’assegnazione della lode

Ma quali sono i fattori che influenzano la tendenza a riconoscere voti elevati? Oltre a considerazioni soggettive sulla qualità della preparazione degli studenti, un elemento chiave è la composizione dell’offerta didattica. In alcune discipline, la lode è più frequente rispetto ad altre. Ad esempio, i laureati in materie Letterario-Umanistiche hanno registrato un voto medio di 107,6, mentre quelli in ambito Medico-Sanitario e Farmaceutico hanno ottenuto un punteggio di 106,5. Al contrario, i laureati in discipline Economiche e Ingegneria Industriale e dell’Informazione hanno registrato voti significativamente più bassi, rispettivamente 101,3.

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