Università, il ministro Bernini firma decreto classi di laurea: “Più flessibilità e interdisciplinarità”
“Percorsi più flessibili e maggiore interdisciplinarità”. Su questi pilastri poggia la riforma delle classi di laurea, uno dei target previsti dal Piano di Ripresa e Resilienza, che trova un primo compimento con la firma del decreto da parte del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
La nuova cornice, adottata su proposta del Consiglio universitario nazionale (CUN) e che ha ricevuto il parere positivo delle commissioni parlamentari, consentirà alle Università di promuovere la creazione di percorsi di laurea interdisciplinari, riducendo i vincoli relativi ai crediti formativi da assegnare ai vari ambiti disciplinari, e consentendo così la costruzione di percorsi maggiormente innovativi.
Si tratta di un primo importante contributo al superamento della visione fondata sui programmi di studio vincolati da un sistema di crediti formativi basato su settori disciplinari circoscritti, prediligendo un ampliamento degli stessi e l’interdisciplinarietà dei corsi di studio.
Inoltre, aumentano le possibilità per gli studenti di personalizzare il piano di studi individuale, comprendente anche attività formative diverse da quelle previste dal regolamento didattico, purché in coerenza con l’ordinamento del corso di studi dell’anno accademico di immatricolazione.
Le Università dovranno provvedere alle modifiche dei vigenti regolamenti didattici di atenei, con riferimento all’introduzione di nuovi corsi, a decorrere dall’anno accademico 2024/2025 e sono tenute a completare l’adeguamento entro l’anno accademico 2025/2026.