Unione studenti, su school bonus rischio iniquità

“No alla scuola disuguale, che divide. Vogliamo finanziamenti pubblici per la scuola di tutti”.
Lo afferma l’Uds riferendosi al fatto che nella presentazione della bozza del nuovo modello della dichiarazione dei redditi (mod.730) è stata inserita la possibilità di detrazione per il cosiddetto school bonus ossia donazioni che i singoli faranno alle scuole. “Un provvedimento che aumenta le disuguaglianze tra scuole di ricchi sempre più ricche e scuole di poveri, sempre più povere. Con l’attuazione di questa misura si aprono le porte – sostiene Francesca Picci coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti – a una gestione privatistica e manageriale delle scuole, con i dirigenti scolastici che diventeranno dei procacciatori di fondi e non degli educatori. Il modello che ci propone lo school Bonus è inaccettabile. La possibilità di scegliere la scuola a cui destinare la donazione per il 90% dell’importo donato creerà enorme differenziazioni tra scuole che avranno ingenti finanziamenti e scuole che invece si troveranno con finanziamenti sempre minori”. Secondo l’associazione studentesca le necessità della scuola sono altre. “Il Governo – osserva Picci – deve ripristinare gli 8 miliardi tagliati alla scuola pubblica dalla riforma Gelmini, approvare una legge nazionale per il diritto allo studio che sia realmente finanziata e investire 14, 6 miliardi per la messa in sicurezza delle scuole. Fin da oggi ci mobiliteremo all’interno delle scuole e delle città per richiedere l’eliminazione di questo provvedimento e l’abrogazione della legge 107”.