Una nuova didattica delle tecnologie. Come sfruttare il vero potenziale della classe digitale e limitarne i rischi

Le tecnologie entreranno in futuro ancora più massicciamente nella scuola. Ci si limita spesso, in questa fase storica, ad approfondire le conoscenze tecniche e non si riesce a sviluppare una vera nuova didattica delle tecnologie.
In particolare, ci si dimentica delle “competenze non digitali” necessarie al docente per lavorare nella classe digitale.
L’avvento della classi digitali
Tutti ormai ne sono convinti. Al termine di questa fase storica la vera eredità per la scuola sarà un’integrazione massiccia delle tecnologie digitali.
Lavoreremo sempre di più in classi digitali:
“La classe digitale è un ambiente di apprendimento aperto, ossia con device connessi alla rete (tablet, computer, smartphone,…), che permettono di attivare e sviluppare le competenze disciplinari e trasversali, in particolare tramite lo sviluppo di percorsi didattici articolati, che promuovono l’autonomia degli allievi.”
I vantaggi della classe digitale
La classe digitale apporta vantaggi didattici significativi, specie se si sviluppano percorsi didattici articolati.
Esempio: immaginiamo di usare dei tablet in classe, a coppie, per cercare informazioni su vari temi di “Scienze”, diversi per ogni coppia, al fine di preparare presentazioni con supporti multimediali.
L’individualizzazione e l’autonomia
Gli allievi sono attivi su un compito aperto e hanno la possibilità di effettuare delle scelte in più fasi del percorso.
Le informazioni in rete
Online, l’allievo può trovare nuovo materiale testuale o multimediale in base alle sue preconoscenze e ai suoi interessi
Multimedialità
Il digitale permette di lavorare con documenti multimediali. Diverse “intelligenze multiple” (Howard Gardner, Formae mentis, 2002) vengono stimolate.
Stesura incrementale di artefatti cognitivi
Gli allievi producono molteplici versioni di testi e di prodotti multimediali che, se salvate, mostrano l’evoluzione del processo di lavoro. Jerome Bruner (La cultura dell’educazione, 1997) parla a tal proposito di “principio di esternalizzazione”.
Feedback continuo e documentato
Il processo di scrittura incrementale può essere integrato da un continuo riscontro da parte del docente e da parte di gruppi o di altre unità di lavoro.
Il contatto con il mondo esterno
Gli allievi in rete sono in contatto con l’esterno, altri allievi o specialisti possono entrare in contatto con la scuola.
Comunicazione e condivisione dei risultati
Il digitale rende possibile comunicare e condividere gli artefatti cognitivi con altri allievi esterni alla scuola, con altre classi, con le famiglie o sul web.
Gestione
L’uso della classe digitale, se inteso come luogo di apprendimento informale, può, ad esempio, rompere dinamiche negative del gruppo classe.
Ad ogni vantaggio sono connaturati anche dei rischi
Questa affermazione “ogni scelta e vantaggio implica anche dei rischi” vale anche per le tecnologie.
Ne indichiamo alcuni, collegati ai punti della lista precedente.
Le competenze non digitali, implicite, richieste al docente
Nessuno dubita del fatto che per sfruttare al meglio il potenziale di un ambiente digitale siano necessarie capacità e “competenze digitali di base”.
Tutti dimenticano così di prendere in considerazione le competenze non digitali, che il docente deve possedere in questo suo nuovo ruolo di “docente, specialista in tecnologie, tutor e coordinatore”, quando attiva percorsi didattici articolati e digitali.
Per non inficiare il reale potenziale delle tecnologie è necessario
1. sapere gestire l’incertezza in situazioni non prevedibili
2. accettare di non aver il controllo su tutta la classe
3. accettare una progressione diversificata delle attività dei gruppi di lavoro
4. lavorare con contenuti non scelti dal docente
5. sapere riorganizzare un sapere destrutturato
6. accettare di non conoscere parte dei contenuti trovati dai gruppi
7. sapere mediare tra risposte e soluzioni non univoche
8. sapere reagire di fronte a un blocco o una carenza tecnica dei device
9. sapere gestire i tempi del gruppo alternando fasi in plenaria a lavori a gruppi o individuali
10. saper utilizzare metodologie attive nella classe digitale.
Ogni docente può fare le proprie valutazioni
Quante tra le competenze e le capacità – indicate nella lista – possedete?
Sì, ma quante di queste sapreste attivare in una situazione complessa, ad esempio con tanti allievi o gruppi che vi interpellano frequentemente, mentre vi sono computer che si bloccano?
Sviluppate tali competenze con l’aiuto delle direzioni
Senza almeno una parte di queste capacità, le tecnologie in classe rischiano da strumenti innovativi di diventare un freno alla didattica, purtroppo, e fonte di grande frustrazione.