Scontro tra bus e camion, muore Nika, docente 43enne. I suoi colleghi: “Una persona splendida e piena di vita”

Un drammatico incidente ha spezzato la vita di Domenica Russo, conosciuta da tutti come Nika, maestra elementare di 43 anni in servizio presso una scuola in provincia di Varese. L’insegnante stava rientrando a casa insieme ai suoi alunni dopo una visita al Museo del Giocattolo.
Il viaggio di ritorno si è trasformato in tragedia sulla A36 Pedemontana lombarda, nel tratto tra Bregnano e Lomazzo, dove il pullman su cui viaggiava si è scontrato violentemente con un camion. I soccorsi sono stati tempestivi, ma per la maestra non c’è stato nulla da fare: i vigili del fuoco, dopo averla estratta dalle lamiere, hanno dovuto arrendersi di fronte all’evidenza del decesso.
Una vita dedicata agli altri
Originaria di Napoli, Domenica Russo aveva studiato Scienze del servizio sociale presso l’Università Federico II, per poi trasferirsi a Sesto Calende, piccolo centro affacciato sul lago Maggiore. La sua carriera si era sviluppata tra l’impegno come assistente sociale in diversi Comuni e cooperative e il ruolo di assistente educativa scolastica. Da poco aveva iniziato a insegnare nella scuola primaria di Cazzago Brabbia. “Una persona splendida e piena di vita”, scrivono in molti sui social, ricordando la sua generosità e il sorriso contagioso.
Il ricordo di una comunità
Numerosi i messaggi di cordoglio e le foto condivise sui social, che la ritraggono insieme alla famiglia, al compagno e alla loro bambina. In tanti la ricordano come una figura di riferimento, capace di trasmettere entusiasmo e calore umano. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile tra colleghi, alunni e genitori, che si stringono nel dolore per una tragedia che ha interrotto troppo presto il cammino di una maestra amata e stimata.
Castellana (Gilda): “Di fronte questa tragedia sofferenza e riflessione”
“Di fronte ad una tragedia come quella avvenuta sulla Pedemontana, dove una maestra ha perso la vita e molti bambini sono rimasti feriti, non possiamo che esprimere la nostra sofferenza, ma abbiamo il dovere di riflettere per una morte sul lavoro che non doveva accadere e su tutto quello che sono i viaggi di istruzione per i docenti”. Così in una nota il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Vito Carlo Castellana.
“Sono un gesto d’amore verso i propri studenti, perché noi insegnanti sappiamo bene i rischi che corriamo, senza alcuna tutela e con tante responsabilità, ma i nostri studenti vengono sempre prima di tutto, prima dello stipendio e spesso prima della famiglia, sono la nostra vita. E’ così che voglio pensare a questa tragedia, ad una maestra morta sul lavoro per un grande gesto d’amore verso i suoi alunni e verso la scuola”, conclude Castellana.