Un traguardo di inclusione e riscatto sociale: due detenuti si diplomano all’Istituto alberghiero

Il percorso formativo, avviato dalla dirigenza scolastica in collaborazione con la direzione del carcere, ha permesso ai detenuti di immaginare un futuro nel settore della ristorazione.
All’interno della struttura di detenzione sono stati allestiti un’aula dedicata alle attività didattiche e un laboratorio di enogastronomia, che da cinque anni consentono il funzionamento di una pluriclasse.
A La Stampa, la referente dei rapporti tra l’istituto alberghiero e l’istituto penitenziario sottolinea l’importanza della scuola in carcere come attività per il recupero dei detenuti, in quanto consente l’interiorizzazione dei valori della convivenza civile e svolge un’importantissima funzione sociale. Nonostante la complessità delle procedure che governano il contesto degli istituti penitenziari, grazie alla stretta collaborazione con gli educatori della struttura, il Centro provinciale istruzione adulti e l’Ufficio scolastico regionale, è stato possibile realizzare questo progetto di inclusione autentica.
Un’educatrice della struttura ha riferito le emozioni dei candidati durante le prove e l’orgoglio per l’importante traguardo raggiunto. Uno dei due detenuti ha espresso particolare soddisfazione per la traccia della prima prova scritta, che gli ha consentito di trattare un tema significativo declinandolo nella particolare realtà del carcere.
Come gli alunni che lavorano mentre frequentano la scuola, anche i detenuti che hanno seguito il corso alberghiero svolgono nel carcere una mansione di rilievo: la gestione della cucina.