Un italiano su due non parla una lingua straniera, male il Sud con Puglia e Sicilia in coda

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Un sondaggio condotto da Censuswide per Preply fotografa una situazione preoccupante: quasi la metà degli italiani (48%) è monolingue, parla cioè solo italiano.

Lo studio, effettuato nell’aprile 2024 su un campione di 1000 persone con più di 16 anni, rivela che mediamente un italiano parla 1,63 lingue. Sebbene il 37% degli intervistati conosca due lingue, la percentuale di chi ne parla solo una rimane elevata, evidenziando un potenziale gap comunicativo rispetto ad altri Paesi europei. Il dato positivo emerge dall’analisi delle fasce d’età più giovani: tra i 16 e i 34 anni, il 46% parla almeno due lingue, percentuale che sale al 48% nella fascia 16-24 anni. Questo lascia presagire un miglioramento della situazione nei prossimi decenni. Tuttavia, anche tra i giovanissimi della Generazione Z, un intervistato su quattro è monolingue.

Il Sud Italia meno poliglotta

Sorprendentemente, la conoscenza delle lingue straniere è meno diffusa nelle regioni turistiche. L’Umbria guida la classifica delle regioni con la più alta percentuale di monolingui: circa due terzi degli umbri non parlano altre lingue oltre all’italiano. Puglia e Sicilia superano il 60% di monolingui. Liguria, Lazio, Campania, Calabria e Sardegna seguono a ruota, con oltre la metà dei residenti che parla solo italiano. Al contrario, Lombardia e Veneto presentano una maggiore apertura linguistica: un abitante su cinque parla almeno tre lingue. L’Abruzzo si distingue come la regione più poliglotta del Centro-Sud, mentre in Molise quasi un intervistato su sei comunica in più lingue. Anche il Piemonte mostra una buona percentuale di multilingui (18%).

L’inglese domina, ma le lingue neolatine si difendono

L’inglese si conferma la lingua straniera più parlata in Italia. Seguono il francese (12%) e lo spagnolo (9%), entrambe lingue neolatine che condividono con l’italiano fino all’80% del lessico. Altre lingue conosciute, seppur da una minoranza di intervistati (4%), includono albanese, arabo, cinese, croato, giapponese, greco, hindi, persiano, polacco, russo e portoghese. La presenza di queste lingue, seppur minoritaria, testimonia una crescente diversificazione linguistica nel Paese.

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