Un brutto voto durante la lezione di cucina: studente sferra pugno in faccia al docente. La preside: “No a provvedimenti solo punitivi”
Un brutto voto scatena la furia di uno studente di un istituto scolastico superiore a Pescara che, durante una lezione di cucina, sferra un pugno in faccia al professore che lo aveva rimproverato per il suo comportamento.
Il docente, che preferisce mantenere l’anonimato, ha riportato un trauma non solo fisico, ma anche psicologico, a causa della violenza inaspettata e ingiustificata subita. L’episodio, avvenuto davanti agli occhi degli altri studenti, ha acceso i riflettori sulla questione della violenza a scuola, un problema purtroppo sempre più diffuso.
La preside dell’istituto scolastico ha annunciato che il consiglio d’istituto si riunirà a breve per valutare l’accaduto e prendere i dovuti provvedimenti. “Non pensiamo meramente all’adozione di provvedimenti punitivi”, ha dichiarato la preside, “ma piuttosto dovremo occuparci della personalità del giovane che ha reagito in maniera scomposta, impegnandolo in associazioni che operano nel volontariato e collaborano con la nostra scuola e aprendo un canale di collaborazione concreta con la famiglia per garantire al ragazzo ogni forma di supporto possibile”.
L’obiettivo è quello di non limitarsi a punire il ragazzo, ma di aiutarlo a comprendere la gravità del suo gesto e a trovare modi più costruttivi per gestire la rabbia e la frustrazione.
Dunque, non si ferma la striscia negativa di aggressioni ai danni di insegnanti e personale scolastico. Il Ministro Giuseppe Valditara si è soffermato recentemente sui dati: 37 casi di aggressioni nell’ultimo anno scolastico e già 26 da settembre, segno di un continuo aumento del fenomeno.
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