Un adolescente su quattro in Italia, tra gli 11 e i 17 anni, è coinvolto in episodi di bullismo online
Il cyberbullismo si sta rivelando un pericolo sempre più concreto nel panorama giovanile, alimentato da un utilizzo sempre più intensivo del web da parte dei giovani.
Secondo il Centro nazionale cyberbullismo (Concy), un adolescente su quattro in Italia, tra gli 11 e i 17 anni, è coinvolto in episodi di bullismo online. Il pediatra Pietro Ferrara, referente della Società italiana di pediatria (Sip) per l’abuso e il maltrattamento, sottolinea come il cyberbullismo si distingua per maggiore rabbia e aggressività rispetto al bullismo tradizionale. Preoccupa l’abbassamento dell’età dei cyberbulli, ora già presenti tra i bambini delle scuole elementari.
Il cyberbullo, spesso un bambino o adolescente, esercita la sua prevaricazione online, amplificata dal supporto di coetanei. Ferrara evidenzia come la distanza fisica e l’illusione dell’anonimato online riducano l’empatia, aggravando le conseguenze sulle vittime. Questa forma di bullismo è più elusiva agli occhi degli adulti, data la superiorità tecnologica dei giovani rispetto ai genitori. Le denunce per reati connessi al cyberbullismo sono in crescita, con vittime e aggressori sempre più giovani.
Ferrara sottolinea l’importanza di una supervisione adulta quando i bambini utilizzano dispositivi digitali. L’uso incontrollato di smartphone e tablet può essere pericoloso, ed è cruciale evitare di utilizzarli come sostituti dell’attenzione parentale. I genitori dovrebbero essere attenti a segnali come mancanza di empatia, emotività incontrollata, e l’esposizione a contenuti violenti online, che possono predisporre al cyberbullismo.
Per gli adolescenti, il rischio è che gli abusi diventino virali sui social media. Un intervento tempestivo e mirato su vittima e bullo è fondamentale, per affrontare le radici del disagio affettivo e relazionale. I genitori devono essere modelli di comportamento, educando al rispetto e al dialogo, per prevenire atteggiamenti aggressivi e problematici.
La prevenzione e l’intervento precoce sono essenziali per contrastare il cyberbullismo. Genitori, educatori e la comunità devono collaborare per creare un ambiente sicuro e supportivo, dove i giovani possano crescere lontani da tali pericoli. La Giornata mondiale per la sicurezza in rete, promossa dalla Commissione Europea, rappresenta un’occasione importante per sensibilizzare su questo tema cruciale. La lotta al cyberbullismo richiede un impegno costante e condiviso, per garantire un futuro più sicuro e inclusivo per i giovani nell’era digitale.