Ultimo giorno di scuola? In casa davanti al computer. Scoppia la polemica a Trento

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L’ultimo giorno di scuola? A casa, davanti al computer. Questa è la decisione presa da un dirigente scolastico di un istituto di Trento. Un’indicazione che ha sconvolto la tradizione e generato diverse polemiche.

“Gli insegnanti si collegheranno in Dad con gli studenti per l’ultima giornata di lezioni”, ha scritto la preside nel messaggio inviato a studenti e famiglie. Un addio inaspettato e virtualizzato che ha sostituito l’ultimo giorno di scuola in presenza, quello della festa finale e del concerto, che sono diventati eventi puramente online.

Nel comunicato, nessun cenno esplicito ai disordini dell’anno scorso. Allora, in occasione dell’ultimo giorno di scuola, erano intervenute le forze dell’ordine per garantire la viabilità nelle strade adiacenti al liceo a causa del comportamento degli studenti.

La decisione della preside ha sollevato diverse critiche. Gli studenti, privati della tradizionale celebrazione dell’ultimo giorno di scuola in presenza, non l’hanno presa bene. La scelta, considerata da molti come “diseducativa”, ha destato preoccupazione e disappunto.

La mossa, dunque, ha generato una controversia significativa. Da un lato, c’è l’intento di preservare l’ordine pubblico e di evitare ripetizioni di quanto accaduto l’anno precedente. Dall’altro, però, c’è la percezione di una violazione del diritto a festeggiare un importante rito di passaggio.

Il dibattito aperto da questa decisione pone domande significative. Come si dovrebbe gestire l’ultimo giorno di scuola? Quali diritti e responsabilità hanno studenti, docenti e amministratori? E come equilibrare la sicurezza con la libertà di festeggiare momenti importanti della vita scolastica?

L’ultimo giorno di scuola presso il liceo di Trento ha aperto una discussione che va oltre i confini della singola scuola e che coinvolge l’intero sistema educativo. La scelta di questa scuola può diventare un precedente, un modello da seguire o da evitare. Solo il futuro dirà se tale iniziativa sarà vista come un passo avanti o un passo indietro.

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