Ugolini (PD). Il referendum di Bologna è solo ideologia
Dire.it – "La domanda è: i 1.800 bambini andranno tutti a casa di chi propone il referendum? Io sono assolutamente d’accordo con l’impostazione che stanno dando il sindaco Virginio Merola e l’assessore Marilena Pillati". Il sottosegretario all’Istruzione, la bolognese Elena Ugolini, oggi a Bologna per l’intitolazione del liceo musicale Laura Bassi a Lucio Dalla, si schiera dunque a difesa dei finanziamenti alle scuole paritarie, che il comitato Articolo 33 punta ad abolire con il referendum consultivo che ci sará il 26 maggio.
Dire.it – "La domanda è: i 1.800 bambini andranno tutti a casa di chi propone il referendum? Io sono assolutamente d’accordo con l’impostazione che stanno dando il sindaco Virginio Merola e l’assessore Marilena Pillati". Il sottosegretario all’Istruzione, la bolognese Elena Ugolini, oggi a Bologna per l’intitolazione del liceo musicale Laura Bassi a Lucio Dalla, si schiera dunque a difesa dei finanziamenti alle scuole paritarie, che il comitato Articolo 33 punta ad abolire con il referendum consultivo che ci sará il 26 maggio.
"A livello nazionale- prosegue Ugolini- abbiamo la legge 62, fatta dal grande ministro Berlinguer, che non è un nome propriamente di destra, che ha reso concreto in modo molto chiaro il concetto fondamentale che anche il privato, a certe condizioni, può fornire un servizio pubblico".
Tutte le polemiche che stanno montando intorno al referendum? "È ideologia, è solo ideologia- non ha dubbi il sottosegretario- se in Italia partissimo dai dati delle esigenze vere e cominciassimo a lavorare, non nelle parole ma nei fatti, per il bene dei nostri figli, saremmo molto più capaci di farci rispettare, il mondo ci guarda e ride", dice Ugolini. "Se tu spieghi in Europa il senso di questo referendum, si metterebbero tutti a piangere, non a ridere. In Europa non esiste l’idea che tutto deve essere statale. Voglio dire, cerchiamo di capire quello che permette alle scuole di migliorare e di dare il meglio ai nostri ragazzi, chiediamoci cosa può far avere ai nostri ragazzi una buona proposta educativa e formativa", conclude Ugolini.