Uds, sanzioni e minacce dopo boicottaggio Invalsi. Vertenza nazionale contro MIUR
Cresce il numero delle sanzioni e delle minacce nei confronti degli studenti che hanno boicottato i test Invalsi: è quanto denuncia l'Uds (unione degli studenti), che ha inviato una lettera pubblica al Miur e ha allestito uno sportello di supporto al quale ogni studente può segnalare i casi di minaccia o vera e propria sanzione.
Cresce il numero delle sanzioni e delle minacce nei confronti degli studenti che hanno boicottato i test Invalsi: è quanto denuncia l'Uds (unione degli studenti), che ha inviato una lettera pubblica al Miur e ha allestito uno sportello di supporto al quale ogni studente può segnalare i casi di minaccia o vera e propria sanzione.
"Sono state comminate sanzioni disciplinari per 'comportamento non conforme al regolamento scolastico' a singoli o intere classi o gruppi di classi. Si sono sostanziate delle minacce di 'annotazioni' sui registri di classe, sospensioni di singoli e gruppi di studenti, 'colpevoli' di aver esercitato il loro diritto all'astensione. Nella maggior parte dei casi le prove sono state considerate come compiti in classe veri e propri, ledendo le normative sulla privacy nonchè la libertà di espressione dei singoli" dice Danilo Lampis, coordinatore Uds. "Uno dei casi limite si è verificato in Sicilia dove, in una scuola, la direzione scolastica ha arbitrariamente deciso di sospendere cinque studenti per classe. Riteniamo che tali episodi siano gravissimi e illegali, in quanto si vìola il decreto legislativo n.196/2003 per il trattamento dei dati personali degli studenti, che vieta di risalire all'identità dello studente attraverso il codice alfa numerico per applicare la sanzione di cui prima; inoltre sottolineiamo quanto questi provvedimenti ledano gravemente il diritto di espressione degli studenti, garantiti dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria". "Chiediamo l'immediato ritiro di tutti i provvedimenti e le sanzioni disciplinari. Chiediamo inoltre una maggiore chiarezza circa la somministrazione di queste prove che rimangono non obbligatorie per gli studenti e rappresentano un modello di valutazione escludente" conclude.