Tuzi (M5S): “Stop a Invalsi e classi pollaio. Proroga dell’organico covid è essenziale. Favorire immissione dei precari” [VIDEO]

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“Noi siamo contrari alla prove Invalsi, da sempre. Siamo contrari al sistema delle valutazioni delle performance già da così giovani. Non lo troviamo uno strumento adatto per dare risposte”.

Lo ha detto Manuel Tuzi, deputato del Movimento Cinque Stelle, nel corso della video intervista su Orizzonte Scuola TV.

Oggi viene considerato uno strumento importante ma che fa parte della Buona scuola renziana, del PD“, prosegue il pentastellato.

Per noi esiste un concetto diverso. Un programma di sostegno e studio fatto da pedagogisti e psicologi  per cercare di comprendere il disagio giovanile, che è aumentato dopo la pandemia, come soluzione alla dispersione scolastica“, continua il deputato del Movimento Cinque Stelle.

Ma non serve un sistema che va ad accrescere la competitività fra scuole e ragazzi. Non è un sistema che tira fuori il merito“, aggiunge Tuzi.

Sui banchi a rotelle: “Voglio precisare che non è stata una soluzione posta dal Ministro Azzolina. C’era un bando e sono stati gli stessi dirigenti scolastici a richiedere i banchi a rotelle“.

Dobbiamo superare le classi pollaio, classi numerose che non permettono ai ragazzi di formarsi in maniera adeguata e nemmeno ai docenti di insegnare in maniera adeguata. Quindi dobbiamo aumentare gli spazi a scuola, migliorare l’edilizia scolastica, fare grossi investimenti“, spiega il pentastellato.

Poi racconta la proposta di rinnovare l’organico covid:”Noi abbiamo fatto una battaglia per la proroga dell’organico covid Ata e docenti durante l’approvazione del decreto aiuti bis. Purtroppo non è avvenuta perchè il Governo non ha voluto stanziare risorse. Sarà uno dei primi impegni che il M5S cercherà di portare avanti per sostenere quel personale che era vitale”.

E infine: “Bisogna fare i concorsi, farli velocemente, e favorire l’immissione anche di personale precario. Bisogna velocizzare la questione del rinnovo contrattuale. Bisogna risolvere la problematica“.

GUARDA L’INTERVISTA

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