Tutti promossi anche quest’anno oppure si boccerà?
Dopo Pasqua, secondo il piano del Governo, anche nelle zone rosse si tornerà in classe, almeno fino alla prima media. Le scuole superiori resteranno in Dad, nelle zone rosse, mentre nelle arancioni si proseguirà fino al 50% di didattica in presenza e l’altro 50% a distanza. L’ultimo pezzo di anno scolastico, quello decisivo, sarà comunque contraddistinto dallo stesso problema dello scorso anno, ovvero: tutti promossi, nonostante la Dad?
In verità lo scorso anno si portò avanti la strada del 6 politico a tutti gli studenti: chi proprio, a giudizio del Consiglio di classe, non fosse riuscito a portare a termine tutti gli obiettivi, a settembre avrebbe dovuto frequentare dei corsi di recupero.
Quest’anno, a giudizio di Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, si potrebbe ritentare la strada: “Non credo che sia utile la promozione automatica — spiega Antonello Giannelli su Il Corriere della Sera— ma non ci potrà neppure essere troppo rigore, bisognerà tenere conto del disagio di un anno così travagliato distinguendo almeno tra chi si è impegnato anche se non ha raggiunto gli obiettivi e chi no. Nei casi dubbi si potrebbe promuovere con l’obbligo di recupero“.
Ancora in tal senso, manca la decisione finale del Ministero: se con la maturità Bianchi ha imposto il criterio di ammissione eliminando dunque l’ingresso automatico all’esame di Stato come lo scorso anno, ancora, per quanto riguarda la valutazione finale degli studenti non ha emesso un’ordinanza che metta nero su bianco l’indirizzo da prendere. Solo un pensiero chiaro ma nulla più: “Sono i consigli di classe a decidere le valutazioni“.
In effetti al momento è possibile bocciare dato che manca proprio perché, in assenza di una indicazione precisa chi avrà insufficienze potrà essere rimandato.
A quanto pare Bianchi non vuole imporre una norma ma lasciare ai singoli docenti la decisione sul dà farsi, aprendo la strada ad eventuali bocciature. “Certo negli scrutini terremo conto della situazione e delle lunghe chiusure e si arrotonderà, ma mandare tutti avanti di nuovo come lo scorso anno credo che sarà molto difficile e poco produttivo“, ha detto Cristina Costarelli, preside del liceo Newton di Roma. Bocciature che però porterebbero anche con facilità una valanga di ricorsi. E i presidi lo sanno bene.
Il problema è la valutazione degli studenti con la didattica a distanza: “non c’è stata formazione degli insegnanti, è chiaro che non si può valutare a distanza come si fa in classe, ma i metodi ci sarebbero“, spiega Elisabetta Nigris che ha guidato il gruppo che ha riformato la valutazione delle primarie.