Tutor, potrebbe candidarsi un docente in assegnazione provvisoria e in attesa dell’esito della mobilità?

Docente tutor: fino al 31 maggio (ore 15:00) le scuole potranno inserire in piattaforma i nominativi dei docenti che si saranno candidati per la formazione. La nomina avverrà nel 2023/24, nel rispetto delle prerogative degli organi collegiali. Il compenso previsto è stato definito “interessante” da alcuni docenti, soprattutto da parte di coloro che vantano già esperienza nel settore di riferimento, dalla funzione strumentale per l’orientamento, al tutor PCTO,
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“Sono un docente in assegnazione provvisoria per il corrente a.s. ed attendo l’esito della mobilità 2023. A quale scuola devo presentare domanda per docente tutor e orientatore? Grazie”
Posto che tanti quesiti rimangono ancora senza una risposta precisa e circoscritta a nostro parere la candidatura del collega è possibile esclusivamente per la scuola di titolarità.
La scuola in cui attualmente si trova in assegnazione provvisoria infatti ne ha parziale gestione fino al 31 agosto 2023 ma il posto da lui occupato potrebbe – facciamo un esempio – non essere più disponibile il prossimo anno scolastico.
Di nessun rilievo invece la o le scuole inserite nella domanda di mobilità, il cui esito è atteso il prossimo 24 maggio, ma il docente non fa parte di quell’organico per il 2022/23.
A nostro parere la candidatura è comunque possibile. Il Ministero infatti indica quali requisiti di cui essere “preferibilmente” in possesso
- essere in servizio con contratto a tempo indeterminato con almeno cinque anni di anzianità maturata con contratto a tempo indeterminato o determinato;
- avere svolto compiti rientranti in quelli attribuiti al tutor scolastico e al docente orientatore (funzione strumentale per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, nell’ambito del PCTO…);
- aver manifestato la disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di docente orientatore per almeno un triennio scolastico
A rigore, la disponibilità dovrebbe essere intesa in relazione alla scuola per la quale si ottiene la nomina come continuità nello svolgimento di una funzione che ha necessità di tempi lunghi, sinergia con le famiglie, raccordo con il territorio per poter dare i propri frutti.
E, dunque in linea teorica il docente in assegnazione provvisoria e ancor più speranzoso di ottenere il trasferimento potrebbe non essere disponibile a sottoscrivere la disponibilità, a meno che non la si intenda come disponibilità teorica, dovunque e in qualsiasi contesto ci si trovi.
Cosa accade se il docente ottiene il trasferimento o l’assegnazione provvisoria?
A quel punto secondo noi il docente potrà assumere il ruolo di docente tutor qualora ci sia ancora spazio nel numero dei docenti nominabili. Cioè il docente si mette a disposizione come risorsa nella nuova scuola.
Probabilmente nelle prossime settimane arriveranno altre informazioni relative all’argomento, anche perchè sono tanti i dubbi legati all’introduzione della nuova figura.
L’importante, per il Ministero, era far partire da subito la formazione, in modo da avere una base sulla quale costruire il percorso.
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