Tutor e psicologi a supporto degli studenti riducono la dispersione scolastica del 40%
I dati Istat 2023 sulla dispersione scolastica in Italia mostrano una situazione ancora complessa, con forti differenze territoriali. A livello nazionale, la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che abbandonano prematuramente il sistema educativo si attesta all’11,5%. Tuttavia, questa media nasconde il divario tra Nord e Sud: nel Mezzogiorno la dispersione raggiunge il 14,6%, con le Isole che registrano valori doppi rispetto al Nord, dove il dato scende all’8,5%. La situazione è particolarmente critica nelle regioni meridionali, dove il fenomeno riflette non solo carenze strutturali, ma anche difficoltà socioeconomiche. Cosa fare per ridurre questi numeri?
Il modello Alma Mater: il ruolo di tutor e psicologi
Un esempio di come il supporto personalizzato possa contrastare l’abbandono viene dall’Università di Bologna con il progetto Passo passo. Avviato inizialmente in fase sperimentale nel dipartimento di Ingegneria, come riporta La Repubblica, il programma ha l’obiettivo di supportare gli studenti in difficoltà, aiutandoli a superare blocchi accademici e a completare il proprio percorso formativo. Da gennaio 2024, l’iniziativa sarà estesa a metà dei dipartimenti, con l’intento di includere tutte le facoltà in futuro.
Durante la sperimentazione, sono stati individuati 384 studenti in difficoltà, tra cui una trentina vicini all’abbandono nonostante mancassero solo pochi esami al completamento del corso di laurea. Di questi, circa 150 hanno accettato il supporto offerto, e il 40% è riuscito a riprendere gli studi.
Un principio applicabile alla scuola?
L’esperienza dell’Università di Bologna dimostra come il coinvolgimento diretto e il supporto psicologico possano fare la differenza. Sebbene il contesto scolastico e universitario presenti differenze strutturali, il principio rimane valido: la presenza di figure dedicate, come tutor e psicologi, può contribuire a prevenire l’abbandono, soprattutto tra gli studenti più fragili. Un intervento tempestivo e personalizzato non solo aiuta a superare difficoltà specifiche, ma crea un senso di comunità e appartenenza che riduce il rischio di dispersione.
Prospettive future: i presìdi
L’adozione di progetti simili nelle scuole rappresenta un passo avanti nella lotta alla dispersione scolastica, specialmente nelle aree più colpite. Rafforzare il sistema di supporto attraverso tutor e psicologi è una strategia efficace per affrontare il problema in modo strutturato, come dimostra l’esperienza dell’Alma Mater.
In questa direzione si muove il finanziamento all’attivazione di presìdi per il sostegno psicologico agli studenti contenuto nella Legge di Bilancio.
Infatti, il decreto di attuazione stabilirà anche i criteri di utilizzo del Fondo, garantendo:
- Assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counseling nelle scuole;
- Supporto per il contrasto alla povertà educativa e all’abbandono scolastico;
- Prevenzione del disagio psicologico e delle difficoltà relazionali;
- Avvio di percorsi di educazione all’affettività e sviluppo delle competenze trasversali;
- Riconoscimento del lavoro svolto dagli esperti psicologi.