Turi (Uil): riaprire scuole per fare davvero scuola, basta Dad
“La didattica a distanza è stata un’esperienza di emergenza, ora basta. E’ stata sconfitta dalla realtà, da docenti, famiglie, politici di maggioranza e opposizione. Resta solo qualche ‘giapponese’ fautore della mutazione genetica della scuola”.
Così Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola. Turi ricorda: “in tempi non sospetti, anche fuori da un coro ideologico di avanguardie della pseudo innovazione, avevo messo in guardia dall’uso esclusivo dello strumento digitale e rappresentato i limiti di un uso delle nuove tecnologie. Oggi, l’esperienza ha confermato come questo elemento sia complementare e mai sostitutivo di quella in presenza”. La Uil chiede di riaprire le scuole “per fare davvero scuola, nella realtà della comunità educante. La DaD è stata inventata dai docenti che hanno dimostrato di essere capaci di fare ciò che per anni volevano imporgli. Senza alcun bisogno di mega piani di formazione, ma con risorse e competenze acquisite in corsa. La scuola ha dimostrato di essere corpo vivo e in grado di adattarsi per svolgere la missione che la costituzione le assegna e deve solo ringraziare i lavoratori docenti, dirigenti ed ATA che l’hanno realizzata. Una procedura di emergenza che va fermata: allarga la forbice delle disuguaglianze”. “Proporre i divisori in plexiglass – dice infine Turi – significa rassegnarsi al fai-da-te. Siete stati bravi, arrangiatevi di nuovo, visto che avete dimostrato grande capacità e resilienza. I miracoli non sono sufficienti, servono le condizioni per rilanciare il sistema che ha perso metà anno scolastico e deve recuperarlo. Il diritto allo studio è per tutti, e per ognuno. Ci vuole, innanzitutto, la volontà di collaborare e, il clima creato dal ministro, è dei peggiori e foriero di problemi ed insuccessi”.