Turi (Uil) all’attacco: “I dati dei contagi e decessi covid a scuola devono essere pubblici”
I dati di contagi e decessi covid a scuola sembrano essere top secret: “il ministro Azzolina aveva iniziato una rivelazione ma la ha bloccata”. Perchè? “I dati non erano in linea con la narrazione ‘scuola sicura’ che lei si era prefissa e per la quale non c’è alcuna evidenza scientifica. Dobbiamo sperare che il Ministero in questa transizione dal vecchio al nuovo si rigeneri”.
A parlare è il segretario nazionale di Uil Scuola, Pino Turi, che rispondendo all’Adnkronos sulla quantificazione della diffusione nel virus negli istituti scolastici, ricorda: “Azzolina ha sempre affermato di avere fornito i numeri all’Istituto superiore della Sanità che invece nega. I sindacati continuano a chiedere i dati, ma non li ottengono. Questo è il clima”.
Covid, la situazione nelle scuole regione per regione. IN AGGIORNAMENTO
“Mi assumo la responsabilità di ciò che dico ma c’è omertà – denuncia il sindacalista – perché sempre Azzolina ha condizionato i dirigenti scolastici, a cui avevamo chiesto di fare operazione di raccolta, a non diffondere i dati. È eloquente il caso del preside di Vò a cui dopo una critica è arrivato un procedimento disciplinare. È una gestione poco trasparente, finalizzata a gestire uno story telling solo virtuale, in cui la variante è l’espediente per dire che prima stavamo tranquilli. Mentre le scuole sono in una situazione di grande incertezza”.