Troppo lunghe le vacanze in estate, il Comune di Bologna: “Occorre ripensare il sistema”

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La pausa estiva delle scuole è un tema su cui è necessario un impegno bipartisan, per la creazione di una cultura diversa a livello nazionale.

La questione è stata sollevata da Daniele Ara, assessore alla Scuola del Comune di Bologna, durante una commissione incentrata sui centri estivi e sulla loro accessibilità per i bambini con disabilità.

Durante la commissione, le critiche rivolte al sistema comunale dei centri estivi hanno messo in luce, tra i vari aspetti, il limite delle sei settimane di frequenza e l’introduzione delle squadre educative. Ara ha difeso l’impegno dell’amministrazione: “Dobbiamo continuare a migliorare il sistema, aumentando le risorse e ottimizzando l’organizzazione del servizio. L’obiettivo è non lasciare indietro nessuno”.

Ara ha sottolineato l’importanza di non “esasperare la situazione”, ricordando l’obiettivo di un miglioramento continuo durante tutto l’anno. “Insieme, abbiamo bisogno di costruire una cultura diversa dell’estate per le famiglie. Il periodo scolastico si chiude per troppo tempo e il peso di un servizio non obbligatorio, come i centri estivi, ricade sul welfare municipale e sulle famiglie”, ha aggiunto l’assessore.

Infine, Veronica Ceruti, capo area Educazione del Comune, ha rassicurato l’audience circa l’impegno per superare il limite delle sei settimane. “Se le risorse non provengono dal governo, attingeremo altrove. L’obiettivo è superare il limite delle sei settimane già dalla prossima estate. L’interlocuzione con le famiglie inizierà a gennaio”, ha concluso Ceruti, indicando che risorse europee potrebbero essere utilizzate per raggiungere questo obiettivo.

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