“Troppi studenti con lo sguardo incollato agli smartphone, così non va”. In Svizzera pugno di ferro: “L’uso del digitale deve essere mirato e ponderato”

L’immagine di studenti con lo sguardo incollato agli smartphone durante la ricreazione è diventata sempre più comune, spingendo molti insegnanti a chiedere a gran voce misure concrete. In Svizzera sono già state introdotte regole severe sull’uso dei cellulari a scuola, ispirando altri istituti a seguire l’esempio.
A Neunhof, ad esempio, gli studenti delle scuole superiori sono tenuti a depositare i loro telefoni in una scatola all’inizio delle lezioni. L’iniziativa, estesa di recente all’intero campus, ha già dato risultati incoraggianti, come spiega il direttore Reto Geismann: “Abbiamo notato una maggiore interazione tra gli studenti e speriamo di ridurre la pressione derivante dai continui stimoli digitali”.
Come segnala RSI (la televisione svizzera) in articolo sul proprio sito, il dibattito ha travalcato le mura scolastiche, raggiungendo la sfera politica. A Basilea e Zurigo, rappresentanti politici hanno sollevato la questione, chiedendo di valutare l’introduzione di un divieto a livello cantonale.
Non tutti i cantoni, però, sono pronti a sposare la linea dura. In Ticino, ad esempio, si predilige un approccio più moderato. Daniele Parenti, direttore del Centro di risorse didattiche e digitali cantonale, pur riconoscendo il potenziale didattico dei cellulari, sottolinea l’importanza di un uso consapevole e limitato: “Il cellulare può essere utilizzato per calcoli, ricerche e sondaggi, ma è difficile gestirne l’uso a causa delle troppe distrazioni che comporta”.
Luca Botturi, professore in “Media in educazione” alla SUPSI, evidenzia come l’entusiasmo iniziale per l’integrazione delle tecnologie nell’istruzione si stia attenuando: “Abbiamo vissuto un periodo in cui sembrava che le tecnologie avrebbero risolto ogni problema scolastico. Ora sappiamo che non basta introdurre dispositivi tecnologici per migliorare l’istruzione. L’uso del digitale deve essere mirato e ponderato”.