Troppe pressioni sugli studenti, Mantegazza: “La scuola dovrebbe essere un luogo di apprendimento sereno, non un campo di battaglia di voti e verifiche”

WhatsApp
Telegram

Nel caos post-pandemico, mentre il mondo cerca di adattarsi alla nuova normalità, il settore dell’istruzione sembra aver fatto un passo indietro. Raffaele Mantegazza, professore associato di Scienze Pedagogiche presso l’Università degli Studi Milano Bicocca, critica aspramente la resistenza del sistema scolastico al rinnovamento.

La pandemia avrebbe dovuto essere un’opportunità per il settore educativo di trasformarsi, di adattarsi, e, soprattutto, di riflettere. Eppure, come mostrano i dati recenti, l’incremento delle bocciature nelle scuole superiori indica chiaramente un ritorno ai modelli pre-pandemici.

A La Provincia di Como, Mantegazza sottolinea come il recente aumento delle bocciature non sia solo una cifra, ma un segnale della mancata evoluzione del sistema. “La pandemia ha privato gli studenti di esperienze vitali”, dice Mantegazza. “Eppure, anziché rivoluzionare l’approccio educativo, la scuola sembra insistere sulla sovraccarica di contenuti e pressioni”.

Le parole del professore riecheggiano una crescente preoccupazione: la scuola è davvero in grado di preparare gli studenti per il mondo post-Covid se rimane ancorata a metodi obsoleti e stressanti? Il frenetico affanno di voti e verifiche alla fine dell’anno scolastico, come osserva Mantegazza, è una testimonianza di questa rigidità. “A maggio gli insegnanti dovrebbero rallentare, invece esercitano pressioni crescenti sugli studenti”, lamenta.

Quindi, in un mondo in cui la flessibilità e l’adattabilità sono diventate essenziali, quale dovrebbe essere il ruolo della scuola? Mantegazza propone una didattica meno oppressiva, incentrata su contenuti duraturi e significativi. “La scuola dovrebbe essere un luogo di apprendimento sereno, non un campo di battaglia di voti e verifiche”, conclude.

Leggi anche

Maturità 2023, la bocciatura è un incubo comune tra gli studenti, ma il successo all’esame è quasi garantito. Ecco i numeri degli ultimi anni

Record di bocciati in una scuola, l’amaro sfogo di una preside: “Quando ci sono problemi con i ragazzi che non si sa come risolvere, li scaricano tutti su di noi

WhatsApp
Telegram

“Apprendimento innovativo”, un nuovo ambiente che permette al docente di creare un’aula virtuale a partire da una biblioteca didattica di contenuti immersivi. Cosa significa?