“Troppe assenze tra gli insegnanti nella scuola pubblica, mando i figli in quella privata”. I sindacati contro la ministra dell’Istruzione in Francia

Il nuovo governo Attal si trova al centro di una controversia riguardante l’Istruzione, definita “la madre di tutte le battaglie” dal giovane premier.
La polemica è scaturita in seguito alla nomina di Amélie Oudéa-Castéra, ex tennista e già ministro dello Sport, a capo del neo-costituito maxi-dicastero che include anche l’Istruzione.
L’accorpamento di Sport e Istruzione, con la prossima organizzazione dei Giochi Olimpici, ha sollevato malumori tra gli insegnanti. La situazione si è aggravata quando la ministra ha giustificato la scelta di iscrivere i propri figli in una scuola privata, lamentando assenteismo non sostituito tra i docenti della scuola pubblica. La scelta di una scuola cattolica con posizioni rigoriste ha ulteriormente alimentato le polemiche.
Dopo un fine settimana di ampio dibattito mediatico, Oudéa-Castéra ha chiesto di “chiudere il capitolo degli attacchi personali”, affermando il suo credo nella scuola pubblica. I sindacati hanno espresso sfiducia e rabbia nei confronti della ministra, ritenendo insufficienti le sue giustificazioni e hanno proclamato scioperi per il 25 gennaio e il 1 febbraio.