Troppe assenze a scuola: sei famiglie denunciate. Cosa prevede la normativa sull’obbligo d’istruzione

WhatsApp
Telegram

Durante un’attività di sorveglianza sul territorio, i carabinieri hanno identificato un gruppo di sei ragazzi, di età compresa tra i 12 e i 14 anni, presenti per le vie del paese in orario di lezione. Dalle rilevazioni è emerso che i ragazzi in questione avevano collezionato un numero di assenze non giustificate superiore ai limiti fissati dalla normativa vigente in materia di obbligo scolastico.

A seguito degli accertamenti, le famiglie dei minori – come riferisce L’Unione Sarda – sono state denunciate per violazione dell’obbligo di istruzione.

Sanzioni più forti per chi non assolve all’obbligo di istruzione

Il decreto Caivano, poi legge 13 novembre 2023, n. 159, ha inasprito le sanzioni per i genitori inadempienti.

Il decreto-legge 15 settembre 2023, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 159, ha introdotto nuove previsioni in merito al controllo sull’assolvimento dell’obbligo di istruzione e ha inasprito le sanzioni per i genitori o gli esercenti la responsabilità genitoriale che non vi provvedano“: lo ha ricordato il MIM con la circolare annuale sulle iscrizioni degli alunni.

I dirigenti scolastici sono chiamati a monitorare costantemente la regolarità della frequenza scolastica. La soglia di attenzione si attiva nel momento in cui un alunno risulta assente per più di 15 giorni, anche non consecutivi, nell’arco di tre mesi, senza giustificazioni adeguate. In questi casi, il dirigente è tenuto a comunicare l’irregolarità ai genitori. Se, trascorsi sette giorni, l’alunno non riprende la frequenza, la segnalazione viene inoltrata al sindaco per l’ammonizione dei responsabili.

Una volta ricevuta la segnalazione, il sindaco provvede a notificare l’ammonizione al genitore, invitandolo a ripristinare la frequenza scolastica del minore.

Fino al carcere

Se dopo l’ammonizione il genitore o il responsabile dell’adempimento scolastico non dimostra di avere fornito al minore un’istruzione alternativa, o non giustifica le assenze con motivazioni valide – come malattia o altri gravi impedimenti – o ancora non riconduce il figlio a scuola entro una settimana, scatta la sanzione penale. In particolare:

  • se la condotta si configura come mancato assolvimento dell’obbligo scolastico, la pena può consistere nella reclusione fino a due anni;
  • se si tratta di elusione dell’obbligo scolastico tramite assenze reiterate durante l’anno, la reclusione può arrivare fino a un anno.

WhatsApp
Telegram

Interpelli per le supplenze, le scuole iniziano a pubblicare. Ti informiamo noi quando una scuola cerca un supplente e inviamo la tua candidatura. Il nuovo sistema di Interpelli Smart