Trimestre, quadrimestre e pentamestre: ecco come si organizza un anno scolastico. Si può cambiare in corso d’opera? Le info utili
L’organizzazione dell’anno scolastico, fondamentale per la valutazione periodica degli studenti, si articola in diversi modelli: tre trimestri, due quadrimestri, o la combinazione di un trimestre seguito da un pentamestre.
Ogni scuola, agendo in piena autonomia decisionale, sceglie la suddivisione che meglio si adatta alle proprie esigenze, in linea con quanto stabilito dal D.L.vo 297/94 e dal DPR 275/99.
Il D.L.vo 297/94, nell’art. 74, comma 4, concede alle scuole la facoltà di dividere l’anno scolastico in due o tre periodi, decisione presa dal collegio dei docenti. La dualità dell’autonomia scolastica, sia didattica che organizzativa, è ulteriormente delineata nel DPR 275/99 e nella Legge 59/97. Quest’ultima sottolinea l’importanza della flessibilità nell’organizzazione degli orari e delle discipline.
La scelta sulla suddivisione temporale è competenza del Collegio dei Docenti, come specificato nell’art. 7, comma 2, lett. c del D.Lgs.297/94. Tuttavia, anche il Consiglio d’Istituto svolge un ruolo di indirizzo su questa tematica.
Le scelte organizzative devono sempre mirare all’efficacia didattica e alla realistica valutazione degli studenti. La normativa vigente, compresa l’O.M. n. 90/2001 e il DPR 122/09, richiede che le valutazioni siano basate su un numero adeguato di verifiche, come indicato nell’art. 79 del R.D. 653/1925.
- Quadrimestri: L’opzione è popolare tra le scuole per il suo equilibrio temporale, permettendo un’attenta valutazione periodica.
- Trimestri: Favoriti per la frequenza delle valutazioni, possono tuttavia presentare limitazioni per le discipline con minor carico orario settimanale.
- Trimestre + Pentamestre: La combinazione offre tempi più lunghi nel pentamestre, ideale per l’apprendimento e le attività di recupero.
- Pagellini bimestrali: Una soluzione intermedia nei quadrimestri, fornendo aggiornamenti regolari sul progresso degli studenti.
Una volta presa la decisione da parte del Collegio dei Docenti, la struttura dell’anno scolastico rimane immutata, ad eccezione dell’introduzione di pagellini bimestrali nei quadrimestri.