Tredicesima docenti e Ata: meno tasse per i dipendenti, ma il governo è a caccia di coperture economiche

Si profila un nuovo scenario fiscale per l’Italia. L’esame della delega fiscale in Commissione Finanze della Camera ha introdotto una serie di modifiche che potrebbero essere attuative a partire dal 2024.
Sul fronte lavoratori, si prevede una riduzione della tassazione su tredicesima, straordinari e premi di produttività. Queste voci saranno sottoposte a un’imposta sostitutiva dell’Irpef ad aliquota agevolata, conveniente soprattutto per i redditi più bassi.
Inoltre, si prevede la possibilità di rateizzare pagamento di imposte per lavoratori autonomi e imprenditori individuali.
Al momento, come segnala Il Messaggero, l’ipotesi più probabile per la tredicesima è una detassazione al 15%, ma non è chiaro se in via straordinaria per un solo anno o se sarà strutturale e se partirà da Natale 2023 o dal 2024.
Se la riforma fosse accompagnata dalla conferma del taglio del cuneo fiscale al 6% e 7% per i redditi entro i 35mila euro, considerando anche la prossima sforbiciata dell’Irpef, il risparmio in busta paga potrebbe essere molto ingente. Per fare tutto ciò, però, serve una copertura economica.
Che cos’è la tredicesima
La tredicesima mensilità, meglio nota come gratifica natalizia, rappresenta un importante appuntamento per i dipendenti pubblici, privati e i pensionati. Questa somma di denaro viene erogata nel mese di dicembre, tuttavia, i tempi di erogazione variano tra settore pubblico e privato.
I dipendenti pubblici e i pensionati ricevono la tredicesima insieme alla mensilità di dicembre. Tale somma viene erogata insieme al cedolino NoiPa di dicembre, permettendo ai dipendenti pubblici di visionare l’importo della propria gratifica natalizia sin dai primi giorni del mese. La somma non è la stessa per tutti i dipendenti, poiché varia in base al contratto, alla retribuzione mensile e ai mesi lavorati durante l’anno.
Per i dipendenti privati, l’erogazione della tredicesima non avviene sempre in concomitanza con la mensilità del mese di dicembre, ma dipende dai termini contrattuali.
Calcolare la tredicesima non è complesso. La formula da applicare è la stessa sia per i dipendenti pubblici che privati ed è la seguente: Retribuzione lorda mensile x numero di mesi lavorati / 12
Nel calcolo della retribuzione lorda mensile, si devono considerare gli elementi della retribuzione con carattere di continuità imponibili ai fini contributivi, escludendo gli extra come straordinari, festivi e maggiorazioni, privi del carattere di continuità. Infine, al risultato ottenuto vanno sottratte le ritenute fiscali e previdenziali.
Ricordiamo che la tredicesima mensilità rappresenta un beneficio importante per i lavoratori e i pensionati. Conoscere come calcolarla permette di avere una migliore consapevolezza della propria situazione economica e contribuisce alla corretta pianificazione delle spese natalizie.