“Tre mesi di vacanze estive, Natale, Pasqua e ponti. Ma quale carico eccessivo per gli studenti, vivono nella bambagia”

Fra le lettere pubblicate da Il Corriere della Sera c’è quella che riflette, a firma di Stefano Casadei, sulla scuola e sui problemi che gli studenti affrontano.
L’autore, un po’ controcorrente rispetto a quanto negli ultimi giorni sta emergendo, ovvero il disagio e lo stress vissuto dai giovani, riflette invece sui vari vantaggi che gli studenti oggi possiedono:
“È da anni che si sostiene che la scuola pretenda troppo dagli studenti, parte significativa dei quali sarebbe sopraffatta dagli eccessivi impegni didattici e dalle «insopportabili» attese provenienti da famiglia e società“, scrive l’autore che rincara la dose.
“Ma per piacere… Tre mesi di vacanze estive, due settimane a Natale, una a Pasqua, ponti e contro-ponti e bocciature di fine anno ormai azzerate (senza considerare l’università che, assieme a ragazzi più che validi, ne sforna altri con preparazione scadente); inoltre è stato eliminato da tempo l’obbligo della leva militare/servizio civile: dove è il carico psicologico? È l’inevitabile conseguenza del vivere nella bambagia”.