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Tra percorsi abilitanti e corsi Indire, migliaia di precari in attesa. RISPOSTE AI QUESITI

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Percorsi abilitanti anno accademico 2024/25: in attesa dell’ulteriore decreto per l’accreditamento di nuove classi di concorso, in attesa di alcune risposte dal Ministero sui vincitori di concorso, in attesa delle graduatorie per chi ha già presentato domanda, ecco le risposte ai vostri quesiti da parte dI Sonia Cannas. In studio Andrea Carlino, per il consueto appuntamento con Question Time, su Orizzonte Scuola TV.

Cosa significa “ci deve essere un contenzioso pendente” per accedere ai percorsi Indire per i titoli esteri? È sufficiente il contenzioso senza i 120 giorni?

Bisogna attendere la pubblicazione del decreto definitivo per avere conferma, ma dalle informazioni riportate dai sindacati sembrerebbe che i due requisiti siano alternativi. Questo significa che, per accedere ai percorsi Indire, è necessario avere o una specializzazione sul sostegno conseguita all’estero almeno 120 giorni prima del 1° giugno 2024 o un contenzioso pendente relativo al riconoscimento del titolo.

Sto svolgendo il sostegno, ma vorrei concludere anche l’abilitazione su materia. Quando sarà il prossimo turno dei percorsi abilitanti?

Attualmente sta partendo il secondo ciclo dei percorsi abilitanti per l’anno accademico 2024/2025. Successivamente, per l’anno accademico 2025/2026, ci sarà un terzo ciclo.

La riforma dei percorsi abilitanti è strutturale, quindi, come accade con il TFA sostegno, dovrebbe esserci un ciclo ogni anno accademico. Inoltre, chi sta concludendo ora il TFA sostegno potrebbe in futuro accedere anche a un percorso abilitante da 30 CFU, specifico per chi è già specializzato. Questo tipo di percorso può essere attivato dagli atenei in qualsiasi momento, perché non è legato al fabbisogno.

Come può un docente del serale abilitarsi senza permessi studio?

La situazione è complessa perché dipende dal calendario delle lezioni e dalla tipologia di percorso. Se le lezioni si sovrappongono all’attività di insegnamento e non si ha diritto ai 150 giorni di permessi studio, si può valutare l’opzione dell’aspettativa per motivi di studio.

L’aspettativa, però, ha degli svantaggi: non è retribuita e non è valida ai fini giuridici ed economici. Alcuni docenti, nel primo ciclo, hanno scelto questa soluzione solo per un periodo limitato, in modo da conciliare la frequenza del percorso con l’attività lavorativa.

L’anno in corso vale per il TFA Indire?

Si attende la pubblicazione ufficiale del decreto per conferma, ma in genere i requisiti richiesti devono essere maturati entro la scadenza del bando. Quindi, se i 180 giorni di servizio vengono raggiunti entro tale data, è probabile che l’anno in corso venga considerato valido ai fini dell’accesso.

Si può fare domanda in un ateneo per una classe di concorso e contemporaneamente per il sostegno?

Sì, è possibile. I percorsi abilitanti per le classi di concorso e i percorsi di specializzazione sul sostegno seguono bandi separati e si basano su normative differenti.

L’abilitazione per le classi di concorso è regolata dal DPCM 4 agosto 2023, mentre la specializzazione sul sostegno segue il DM 249/2010 e il DM 30 settembre 2011. Le procedure di iscrizione sono quindi distinte.

Dopo la chiusura dei bandi, quanto tempo passa prima che vengano pubblicate le graduatorie per i percorsi abilitanti?

Le tempistiche variano da ateneo ad ateneo. Nel primo ciclo si sono verificati alcuni ritardi, perché era la prima volta che veniva attuata questa procedura. Nel secondo ciclo, gli atenei potrebbero essere più rapidi, ma molto dipenderà dal numero di domande ricevute.

Alcune università hanno già comunicato che non riusciranno a partire prima della seconda metà di aprile o dell’inizio di maggio proprio per il tempo necessario alla pubblicazione delle graduatorie.

Un vincitore di concorso PNRR non abilitato rischia il licenziamento se non riesce ad abilitarsi entro l’anno?

La normativa di riferimento è il DLgs 59/2017, che stabilisce che chi non supera per due volte la prova finale del percorso abilitante perde il diritto alla trasformazione del contratto a tempo indeterminato.

Tuttavia, non è stato chiarito cosa accade se un docente non riesce a frequentare il percorso abilitante per motivi oggettivi, come la maternità o un periodo di aspettativa per altri motivi. In passato, per situazioni analoghe, si è concessa una proroga per il conseguimento dell’abilitazione, ma non c’è ancora un chiarimento ufficiale da parte del Ministero su questo aspetto.

Alcuni atenei hanno dichiarato che il percorso abilitante terminerà a dicembre. Sarà comunque compatibile con l’iscrizione al concorso PNRR 3?

Molti atenei hanno indicato che il percorso potrebbe concludersi a dicembre. In questo caso, il concorso PNRR 3 potrebbe prevedere un’iscrizione con riserva, come già accaduto per il PNRR 2, per chi sta completando l’abilitazione.

Ovviamente, questa possibilità dipenderà dal bando di concorso e dovremo attendere la sua pubblicazione per conferma.

È legale che in Campania i percorsi da 36 CFU siano stati banditi solo da atenei telematici? Le università pubbliche li bandiranno?

Il DM 156/2024 elenca gli atenei autorizzati a bandire i percorsi abilitanti. Alcune università non hanno ancora pubblicato i bandi, probabilmente perché stanno attendendo l’accreditamento dell’ANVUR per alcune classi di concorso.

Le università pubbliche, quindi, potranno bandire i percorsi in futuro, ma la tempistica dipende dai singoli atenei e dalle loro scelte organizzative.

Riapriranno le domande per le 150 ore di permessi studio?

Alcuni uffici scolastici provinciali avevano permesso la presentazione di una domanda con riserva, ma non tutti hanno adottato questa soluzione.

La possibilità di riaprire le domande dipende dalle decisioni degli uffici scolastici regionali e provinciali, quindi la situazione potrebbe variare da una provincia all’altra.

In ogni caso, il percorso da 30 CFU non prevede tirocinio diretto, che è la parte più difficile da conciliare con l’attività lavorativa. Le altre attività, come lezioni e laboratori, vengono solitamente organizzate nel pomeriggio o nel fine settimana, riducendo il problema della sovrapposizione con l’insegnamento.

Il consiglio è di contattare l’ufficio scolastico provinciale e quello regionale per chiedere se ci sono aggiornamenti sulla riapertura delle domande per i 150 giorni di permessi studio e per ottenere indicazioni su come gestire il percorso abilitante in assenza di tali permessi.

Se voglio iscrivermi per due classi di concorso nello stesso Ateneo, devo pagare due volte la quota di iscrizione?

Tutte le indicazioni sono specificate nei bandi. In genere, quelli che ho consultato prevedono una quota di iscrizione per ogni classe di concorso.

Ho vinto il concorso PNRR nella scuola superiore e ho chiesto il congedo perché sono negli USA per un dottorato. Devo seguire il percorso da 36 CFU, ma potrò iniziarlo a giugno?

Il decreto 156 ha previsto la possibilità di congelare il percorso abilitante. Tuttavia, per i vincitori di concorso, iniziarlo a giugno non sarebbe possibile, poiché a quel punto le attività formative sarebbero già concluse e non ci sarebbe modo di frequentare il tirocinio diretto. In questo caso, il percorso dovrebbe essere rinviato direttamente al prossimo anno accademico. È probabile che venga garantita la possibilità di prorogare la nomina finalizzata al ruolo per chi è in congedo o aspettativa, ma manca ancora un chiarimento ufficiale del Ministero.

Un vincitore di concorso con carta finalizzata al ruolo sulla classe A22, che ha vinto anche per A12 e ha già quattro anni di servizio, deve seguire il percorso da 36 CFU su A22 o può accedere a quello da 30 senza selezione?

Le due classi di concorso, pur essendo accorpate, sono state bandite separatamente, quindi vengono considerate distinte per l’iscrizione. Se i quattro anni di servizio sono tutti su A12, è improbabile che sia possibile frequentare il percorso da 30 CFU su A22. Tuttavia, non ci sono indicazioni chiare a riguardo, quindi il consiglio è di contattare direttamente l’università per verificare la loro interpretazione.

Un vincitore di concorso PNRR non abilitato rischia il licenziamento se non riesce ad abilitarsi entro l’anno?

Se l’abilitazione non viene conseguita per un impedimento oggettivo, come un congedo o un’aspettativa, dovrebbe essere prevista la proroga della nomina finalizzata al ruolo, analogamente a quanto avvenuto per i vincitori del concorso straordinario bis e per chi ha ottenuto la nomina finalizzata al ruolo dalla prima fascia delle GPS sostegno. Tuttavia, manca un chiarimento ufficiale. Se invece l’abilitazione non viene conseguita perché la prova finale viene bocciata due volte, la nomina decade e il contratto a tempo determinato non può essere trasformato in tempo indeterminato.

Si sa qualcosa sulla rettifica dei punteggi per il concorso della secondaria e sul voto minimo?

Per la scuola dell’infanzia e primaria sono stati pubblicati tutti i voti minimi e i calendari degli orali, mentre per la secondaria non ci sono ancora informazioni ufficiali. Sembra che ci siano state domande errate o prive di risposta corretta, il che potrebbe aver causato delle rettifiche dei punteggi. Alcuni candidati hanno notato modifiche nei loro punteggi sulla piattaforma, ma non c’è ancora una comunicazione ufficiale del Ministero.

Se una classe di concorso per cui mi sono pre-iscritto non è ancora accreditata, posso iscrivermi a un’altra senza problemi?

L’articolo 3, comma 1, del DM 156/2025 vieta l’iscrizione alla stessa classe di concorso in due atenei diversi. La pre-iscrizione equivale a una domanda di iscrizione, quindi in teoria non sarebbe possibile cambiare classe. Tuttavia, nel caso specifico di una classe non ancora accreditata, si potrebbe tentare di inviare una rinuncia formale all’università prima della pubblicazione delle graduatorie. Bisogna però considerare che i soldi versati non verrebbero rimborsati.

Nel nuovo decreto verranno pubblicati solo i posti delle classi non accreditate?

Saranno pubblicati tutti gli atenei e le classi di concorso che hanno ottenuto l’accreditamento, andando così a integrare l’offerta formativa stabilita dal DM 156. Alcuni atenei non avevano partecipato al primo ciclo dei percorsi abilitanti, mentre altri risultano esclusi nonostante abbiano dichiarato la propria disponibilità nei loro siti web.

Se mi iscrivo al percorso abilitante da 60 CFU, rischio che si sovrapponga con il decimo ciclo del TFA sostegno?

Dipende dall’ateneo. In molti casi i percorsi abilitanti da 60 CFU termineranno dopo l’estate, causando una sovrapposizione con il decimo ciclo del TFA sostegno. Se invece terminassero entro luglio, non ci sarebbero problemi. Tuttavia, senza certezze sui calendari, iscriversi a entrambi comporterebbe un rischio, sia per la gestione degli impegni sia per il costo economico, oltre alla possibile necessità di sospendere un percorso per completare l’altro.

Le attività didattiche potrebbero svolgersi anche a luglio e agosto?

Ad agosto, nelle università, le attività didattiche sono generalmente sospese. Anche all’Indire, è probabile che molti ricercatori vadano in ferie. Quindi, è poco probabile che ci siano attività formative in quel periodo, ma senza un decreto ufficiale non si può affermarlo con certezza.

Quando posso iscrivermi al percorso abilitante da 30 CFU se conseguirò la specializzazione TFA a giugno?

In qualsiasi momento successivo al conseguimento del titolo di specializzazione, a condizione che ci sia un bando aperto. Le tempistiche per l’apertura dei bandi variano in base agli atenei, che si organizzano in autonomia. Questo percorso non è legato al fabbisogno e, di conseguenza, non è necessario attendere la pubblicazione di un decreto ministeriale.

Ci sono soluzioni per chi lavora e frequenta nelle isole minori? È prevista la possibilità di seguire in modalità a distanza?

In Sardegna, ad esempio, il problema non riguarda solo le isole minori, ma anche le isole maggiori. I ministeri hanno cercato di proporre una soluzione con la nota 2884 del 2025, ma di fatto risulta impraticabile a causa delle tempistiche ristrette. Non è possibile coordinare gli atenei per permettere a un corsista di frequentare parte del percorso in un’istituzione e parte in un’altra. Il consiglio è di rivolgersi all’Ufficio Scolastico Regionale, soprattutto se si è vincitori di concorso, per valutare soluzioni specifiche. Alcuni uffici scolastici regionali stanno collaborando con gli atenei della propria regione per individuare alternative praticabili.

Se il percorso abilitante iniziasse davvero ad aprile, sarebbe possibile l’inserimento in prima fascia già quest’anno?

Se la specializzazione viene conseguita entro il 30 giugno, è possibile inserirsi con riserva. La riserva dovrà essere sciolta una volta ottenuto ufficialmente il titolo entro quella data.

Un laureando che ha fatto domanda per l’abilitazione ma non è stato ammesso deve attendere la pubblicazione della graduatoria per iscriversi a una seconda magistrale in doppia carriera?

Non è chiaro il nesso tra la mancata ammissione all’abilitazione e l’iscrizione a una seconda magistrale. Se la graduatoria non è ancora stata pubblicata, l’esito della domanda per l’abilitazione potrebbe non essere definitivo. Bisognerebbe verificare i regolamenti dell’ateneo di riferimento per la doppia carriera.

È possibile richiedere un’aspettativa parziale per motivi di studio per frequentare il percorso abilitante da 36 CFU?

No, l’aspettativa per motivi di studio prevede un periodo continuativo di sospensione dal servizio. Non è possibile ottenere un’aspettativa per sole alcune ore settimanali.

Quali consigli si possono dare ai vincitori del concorso PNRR 1 che hanno una classe di concorso non abilitata nella propria regione?

Il problema non è legato alla volontà degli atenei, ma all’impossibilità pratica di attivare determinati corsi. Il Ministero dovrebbe proporre una soluzione alternativa fattibile. I tempi sono molto ristretti e i calendari delle lezioni e dei tirocini sono già intensi, il che rende impossibile la coordinazione tra più università. Oltre ai problemi organizzativi, vi sono anche aspetti amministrativi e normativi, come la gestione del trattamento dei dati e la stipula di convenzioni tra atenei, che rendono il tutto impraticabile in tempi così brevi.

Sono stata nominata su una cattedra PNRR 1, ma finché non mi assegnano la sede non risulto vincitrice. Mi conviene aspettare il prossimo ciclo di abilitazione? Inoltre, sono in gravidanza.

Se sei in maternità obbligatoria, non potresti svolgere il tirocinio diretto. Per il tirocinio indiretto dipende dai regolamenti dell’ateneo: alcuni lo assimilano alle lezioni universitarie e ne consentono la frequenza anche durante la gravidanza, altri lo considerano parte del tirocinio in senso stretto e quindi non lo permettono. Se riuscissi a completare il percorso entro l’estate, potresti firmare direttamente il contratto a tempo indeterminato al momento della nomina e della presa di servizio. Tuttavia, nei percorsi da 60 CFU, spesso si va oltre l’estate per la conclusione delle attività, quindi è opportuno valutare attentamente le tempistiche.

Ho conseguito 24 CFU il 30 dicembre 2022 e sto aspettando la convocazione per l’orale del concorso PNRR 2. Posso iscrivermi ai percorsi abilitanti da 60 CFU?

Sì, chi possiede il titolo per insegnare in una determinata classe di concorso può iscriversi al percorso abilitante da 60 CFU. I 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022 possono essere riconosciuti, riducendo il percorso a 36 CFU, ai sensi dell’articolo 8, comma 1 del DPCM. Se invece sono stati conseguiti successivamente, possono essere riconosciuti solo fino a un massimo di 12 CFU nell’ambito psicopedagogico. Questo percorso è indipendente dallo svolgimento del concorso PNRR 2.

Vale la pena tentare di iscriversi al percorso abilitante da 60 CFU con una laurea magistrale, considerando che alcune classi di concorso hanno pochi posti disponibili?

Dipende dal numero di candidati. Lo scorso anno, in alcune classi di concorso, i posti disponibili erano superiori al numero di candidati, permettendo l’ammissione anche a chi aveva zero punti in graduatoria. Non è garantito l’accesso, ma è possibile entrare anche solo con la laurea, a seconda delle scelte degli altri candidati.

È possibile accedere ai percorsi abilitanti con riserva 500?

Dipende se si rientra nei requisiti per accedere a queste riserve, ovvero se si ha un contratto in essere in una IFP.

In doppia carriera è possibile avere due matricolazioni, una per la laurea e una per l’abilitazione? Se si partecipa all’abilitazione ma non si è ammessi, bisogna attendere lo scorrimento per iscriversi a una seconda laurea?

Sì, è possibile avere due matricolazioni in doppia carriera. Tuttavia, la mancata ammissione al percorso abilitante non influisce sulla possibilità di iscriversi a una seconda laurea, che rimane indipendente dal percorso abilitante stesso.

È vero che per il prossimo concorso di fine anno è importante conseguire l’abilitazione da 30 CFU? Mi sono iscritto al corso da 30 CFU ai sensi dell’articolo 13, avendo già la specializzazione sul sostegno.

Sì, la fase transitoria è ormai conclusa e, per i futuri concorsi, si potrà accedere con tre anni di servizio, di cui almeno uno specifico nella classe di concorso per cui si concorre, svolti negli ultimi cinque anni in scuole statali, oppure con l’abilitazione. Qualsiasi abilitazione è valida, purché sia nella specifica classe di concorso per cui si partecipa.

Se rientro nel 5% di posti riservati, dove devo inserire questa informazione nell’elenco di valutazione dei titoli? Gli atenei lo specificano nei bandi?

La modalità di inserimento dipende dalla domanda e dal bando di ciascun ateneo, poiché le procedure variano. È consigliabile leggere attentamente il bando e, se disponibile, consultare la guida allegata. Il decreto prevede che sia sufficiente un contratto in essere in un IFP, indipendentemente dal numero di giorni di servizio.

Tutti i 24 CFU già conseguiti verranno riconosciuti oppure ogni ateneo può decidere autonomamente?

Secondo il DPCM, i 24 CFU devono essere riconosciuti e non costituiscono una scelta discrezionale degli atenei. L’articolo 1 del DPCM specifica che chi ha i 24 CFU seguirà lo stesso piano di studio da 36 CFU previsto per i vincitori di concorso, confermando il riconoscimento automatico di questi crediti.

Gli specializzandi del TFA avranno una valutazione differenziata rispetto a quelli del percorso indiretto, considerando che non hanno potuto scegliere?

Dalle riunioni tra i sindacati e il Ministero non risulta che sia emerso nulla di specifico su questa questione. Non avendo visionato direttamente le bozze, posso solo riportare le sintesi fornite dai sindacati.

Sono un ITP e mi sto specializzando nel TFA. Vorrei specializzarmi sulla DMM: quale percorso mi consigliate?

Per ottenere la specializzazione sulla DMM, è necessario iscriversi a un percorso di specializzazione sul sostegno specifico per la secondaria di primo grado. Se si hanno i requisiti per accedere a più percorsi, è consigliabile scegliere quello più formativo, che offra strumenti utili per l’insegnamento in classe e che possa garantire un punteggio maggiore nelle graduatorie, come il classico TFA sostegno.

I titoli di servizio e i titoli culturali danno punteggio nella graduatoria di merito del TFA?

Sì, alcuni titoli culturali vengono valutati, così come il servizio. Per verificare esattamente quali titoli siano riconosciuti e in che misura, è opportuno consultare il bando e le tabelle di valutazione pubblicate dagli atenei.

Ho un’abilitazione in un’altra classe di concorso e sto partecipando al concorso PNRR 2. A quale percorso abilitante devo partecipare? Ho già i 24 CFU.

Hai diverse opzioni:

    1. Percorso da 60 CFU, con possibilità di chiedere il riconoscimento dei 24 CFU, riducendo il percorso a 36 CFU.
    2. Percorso da 30 CFU (articolo 13 del DPCM), riservato a chi ha già un’abilitazione o una specializzazione sul sostegno.
    3. Attendere l’esito del concorso PNRR 2: se risulti vincitore, avrai diritto a frequentare un percorso abilitante. In questo caso, potresti accedere al percorso da 36 CFU per i vincitori di concorso o al percorso da 30 CFU per i vincitori con tre anni di servizio.

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