Torpore, disturbi del linguaggio e problemi di equilibrio: psicofarmaci in classe grazie a ricette false. Quattro studenti sotto inchiesta

In una recente operazione dei carabinieri di Imola, è stato scoperto un giro di false ricette mediche utilizzate per acquistare psicofarmaci. La segnalazione è partita dai professori di un istituto professionale, che avevano notato comportamenti anomali negli studenti, tra cui torpore costante, disturbi del linguaggio e problemi di equilibrio.
Gli approfondimenti hanno portato al sequestro di una confezione di Rivotril, psicofarmaco contenente benzodiazepina, in possesso di uno degli studenti. Tale farmaco era stato consegnato basandosi su una prescrizione medica, che si è poi scoperto essere falsa, sottoscritta dal nome di un medico bolognese in pensione, totalmente estraneo ai fatti.
Dall’inchiesta emergono quattro giovani coinvolti nell’affare. Due di loro sono maggiorenni, mentre due sono minorenni, uno dei quali di origine straniera. Hanno raggirato il sistema farmaceutico falsificando le prescrizioni per procurarsi gli psicofarmaci e poi utilizzarli o venderli a scuola per sperimentare effetti allucinogeni.
Il coinvolgimento dei farmacisti si è rivelato cruciale. Una volta informati delle prescrizioni false, hanno cooperato con le autorità segnalando ogni tentativo di acquisto basato su ricette mediche contraffatte, impedendo contemporaneamente la vendita del farmaco con varie scuse.
I quattro giovani sono ora indagati per “falsità materiale commessa da privato in concorso”. Anche se le perquisizioni presso tre di loro non hanno portato a risultati significativi, a casa di un giovane di Castel San Pietro Terme, sono state trovate non solo altre false prescrizioni, ma anche 164 banconote da 20 euro contraffatte. Questo studente, già noto alle autorità, è stato arrestato per possesso di denaro falso e si trova attualmente agli arresti domiciliari.