Torna la scuola sarda di pastorizia, il presidente del Comitato scientifico: “Se prima per fare il pastore bastava lasciare i banchi di scuola, oggi è necessario tornarci”

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Dopo il successo della prima edizione, torna la Scuola Sarda di Pastorizia, un’iniziativa del GAL Anglona Coros che mira a formare una nuova generazione di pastori, capaci di gestire aziende innovative e sostenibili nelle aree interne della Sardegna.

Nata grazie al finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna, la scuola si avvale della collaborazione di un network di esperti di altissimo livello: dalle agenzie regionali AGRIS e LAORE, a docenti delle Università di Sassari, Torino e Molise, fino a ricercatori del CNR, del CREA e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Sassari. Le attività formative sono curate dal Consorzio Edugov di Sassari, diretto da Alessio Cabizzosu.

Il percorso formativo, totalmente gratuito, prevede 24 ore di lezioni teoriche e 96 ore di formazione pratica, con visite studio in aziende d’eccellenza in Italia e all’estero. Gli allievi avranno l’opportunità di approfondire tematiche cruciali per la gestione di un’azienda pastorale moderna: dal mercato del latte ovino alla genetica e riproduzione, dal pascolamento ai sistemi foraggeri, dalla nutrizione animale alle strategie di marketing.

“Se prima per fare il pastore bastava lasciare i banchi di scuola, oggi è necessario tornarci”, sottolinea Pier Paolo Roggero, presidente del Comitato scientifico della Scuola e docente all’Università di Sassari. “Le sfide poste dal cambiamento climatico e dalla crescente urbanizzazione richiedono competenze specifiche per garantire la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle aziende pastorali”.

Il bando, aperto fino al 27 settembre, selezionerà 12 allievi maggiorenni, con priorità per coloro che desiderano avviare percorsi imprenditoriali innovativi e generare un impatto positivo sulle proprie comunità.

“La Scuola Sarda di Pastorizia non è un’operazione nostalgia, ma uno strumento per rivalutare i territori rurali e creare nuove opportunità di lavoro”, spiega Simone Campus, direttore del GAL Anglona Coros. “Vogliamo offrire ai giovani gli strumenti per costruire un futuro nelle aree interne, contrastando lo spopolamento e valorizzando il patrimonio ambientale e culturale della Sardegna”.

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