Toccafondi (IV): “Concorsi docenti ogni due anni, devono entrare i migliori. Stipendi adeguati o si perdono i più bravi”
“La scuola va fatta per i ragazzi” e per questo “deve puntare sempre al meglio e a migliorarsi”: a dirlo a Il Riformista Gabriele Toccafondi, referente per l’istruzione di Italia Viva, già sottosegretario Miur nei governi Letta, Renzi e Gentiloni.
E’ quindi fondamentale, secondo Toccafondi, la formazione degli insegnanti, “ma soprattutto diventa decisiva la loro selezione: devono poter entrare i migliori, i più motivati“.
Chiamate per tre anni e sanatorie non sono la soluzione – dice Toccafondi – Per migliorare il sistema, è necessario che i concorsi vengano banditi con regolarità, ogni due anni. Questo permetterebbe di pianificare il fabbisogno di insegnanti formati e abilitati, rispondendo in maniera più efficace alle esigenze delle scuole.
Altro elemento indispensabile – sottolineato da Toccafondi – è il riconoscimento economico per il lavoro degli insegnanti. Per trattenere i più competenti e motivati, occorre offrire loro uno stipendio che premi l’impegno, considerando anche le responsabilità aggiuntive e i risultati ottenuti. Senza questa valorizzazione economica, si rischia di “perdere i più bravi e motivati perché allettati da prospettive di lavoro più gratificanti“.