Titoli esteri, Amato (M5S) attacca: “Sul sostegno soluzioni illogiche. Penalizzati gli studenti più fragili”
“Ancora una volta il ministero guidato da Valditara si appresta a rendere illogica e raffazzonata una soluzione che invece sarebbe di facile attuazione. L’Europa stabilisce che il riconoscimento dei titoli acquisiti all’estero sia soggetto a valutazione formale del ministero che, però, non è in grado di assolvere al proprio compito. E cosi 11.000 docenti, in gran parte di sostegno, verranno inseriti in graduatorie di supplenze, salvo poi, tra 7-8 mesi, essere licenziati se il titolo specifico non dovesse superare la valutazione”.
Lo scrive il deputato M5S in commissione Istruzione alla Camera Gaetano Amato.
“È vergognoso – prosegue Amato – pensare che debbano pagare ancora gli alunni, e in particolare quelli più fragili e bisognosi di sostegno, che verrebbero affidati a un docente non idoneo solo perché il ministero è incapace ad assolvere al proprio compito valutativo entro l’inizio del prossimo anno scolastico”.
“E che dire del fatto che i docenti abilitati e specializzati in Italia rischiano di essere scavalcati da chi ha titoli ancora non riconosciuti? Se l’attuale macchina amministrativa non è in grado di soddisfare la necessità, si assuma il personale necessario all’espletamento del compito che l’Europa ci affida e aboliamo immediatamente il numero chiuso all’università, visto che la scuola italiana ha urgente bisogno di docenti specializzati per le disabilità“, continua il pentastellato.
“Ma soprattutto: cosa aspetta Valditara a sbloccare il bando di concorso per abilitarsi in Italia fermo da tre anni? Non si pone il problema che in tutto questo caos saranno penalizzati ancora una volta gli alunni con disabilità e di conseguenza le loro famiglie?“, conclude il deputato del M5S.
Come spiegato in precedenza, il Ministero dell’Istruzione e del Merito sta per emanare un’ordinanza in cui prevede che chi è inserito con riserva nella prima fascia delle graduatorie provinciali (GPS) in quanto ha acquisito il titolo all’estero potrà stipulare i contratti anche se manca il riconoscimento formale del titolo di accesso alla graduatoria.
I sindacati sono stati riconvocati per domani, 4 aprile, per un nuovo incontro con il Ministero dedicato proprio a questo tema.