TFR telematico, quale lo stato dell’arte in termini pensionistici e tempistiche

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Con la fine dell’anno scolastico e l’inizio del nuovo, le scuole sono nuovamente investite dalle problematiche previdenziali.
Vediamo quale dovrebbe essere la posizione ottimale delle segreterie alla luce delle novità che l’ultimo CCNL ( 06/12/2022) ha introdotto nel corso del corrente anno 2023.

Le segreterie dovrebbero aver “riliquidato” tutte le posizioni pensionistiche di chi è andato in pensione negli anni 2019-2020-2021 e dovrebbero aver, altresì, ripreso in carico e rielaborato anche i pensionati 2022, i quali, anche se non rientranti nel triennio economico previsto dal CCNL, necessitano della “ripresa in carico” per applicare le nuove posizioni stipendiali.

Perchè?

La risposta è semplice: in quanto nel mese di Gennaio/Febbraio 2022 ( data di sistemazione delle P.A. del suddetto personale), le scuole non potevano conoscere gli aumenti che sarebbero stati contrattati e sottoscritti solo 12 mesi dopo ( Dic. 22).

Attenzione, stessa cosa si sarebbe dovuto fare per le posizioni dei pensionandi 2023 ( oramai in quiescenza da qualche giorno) , perché anche se il CCNL è stato siglato a Dic. 22, solo a Marzo/Aprile 23 le scuole hanno ricevuto le tabelle aggiornate, in tale data le posizioni assicurative erano già state inoltrate all’INPS e pertanto anche queste si sarebbero dovuto aggiornare.

Chi non lo avesse fatto e se l’INPS non se ne fosse accorta il dipendente è andato in pensione con uno stipendio ( Ultimo Miglio) errato e oramai dovrà essere oggetto di riliquidazione (entro 5 anni) trascorso il tempo necessario affinché l’Inps provveda.

Tutte le considerazioni sin qui fatte sono valide anche (con le dovute precisazioni e distinguo), per TFS e TFR .

Questo è lo stato dell’arte!

Attualmente la domanda ricorrente che si pone sui siti dedicati è: ” Essendo andati in pensione, si può lavorare la P.A. per TFS e TFR?.

Quando si parla di previdenza il discorso è un po’ diverso da quello pensionistico, perché le tempistiche sono diverse, così come sono diversi gli adempimenti correlati.

Per evitare “pareri personali” di cui il web è invaso, rivolgiamoci alla fonte per cercare di avere chiarezza e cerchiamo di comprenderne la “ratio”.

Il Messaggio INPS numero 1645 del 08-05-2023, nel ribadire l’obbligatorietà della trasmissione telematica del TFR a decorrere dal 01/01/2023, ai sensi della circolare n. 125 del 4 novembre 2022 ( Cosa , tra l’altro, non sempre rispettata da tutte le sedi INPS Nazionali, in quanto alcune hanno derogato dall’obbligo telematico consentendo il TFR cartaceo sino al 31/08/2023…… ndr) ha chiarito che le posizioni gestite con “gestione cooperativa” (nella quale provvede il MEF all’invio del TFR1 per i supplenti), sono escluse dall’invio telematico.

Inoltre sono stati esclusi anche i casi che testualmente si riportano:

….”1) rapporti di lavoro cessati a seguito di “decesso” senza che sia possibile utilizzare la funzione “Anticipo DMA” per la predisposizione dell’“Ultimo miglio TFR”;

2) rapporti di lavoro risolti per dimissioni volontarie senza diritto a pensione per i quali l’iscritto ha chiesto la quantificazione ai fini della cessione.

È inoltre consentito l’invio del modello cartaceo “TFR2” per le comunicazioni di variazioni contrattuali relative a pratiche TFR nello stato “pagata”, impiantate a seguito di trasmissione di modello “TFR1”…..

Fatte queste dovute eccezioni, la suddetta circolare ha chiarito che :

….” l’invio dell’“Ultimo miglio TFR” è vincolato al caricamento della denuncia mensile che contiene la causale di cessazione, “

Cosa significa?

Semplicemente che le segreterie devono attendere che sia caricato su Passweb il mese di Agosto (….) dell’anno di pensionamento in cui è caricato ” ufficialmente” da parte del MEF, il motivo di cessazione.

Questo vuol dire che adesso, a settembre 2023, possiamo inserire TFR telematico?

NO!

Perché se aprite la PA di un pensionato 2023, noterete che il MEF ha comunicato, a tutt’oggi, solo sino al mese di Gennaio 23…e quindi non abbiamo ancora ” ufficialmente” la causale di cessazione che troviamo nell’ultimo mese di servizio ( DMA di Agosto…) .

E per il TFS?

Per quanto riguarda questo regime previdenziale, sarebbe opportuno attendere l’inserimento in Passweb, sempre da parte MEF, del mese di Dicembre dell’anno precedente la cessazione ( per pensionati 2023, il mese di Dic. 2022).

Queste le indicazioni ufficiali dell’INPS che al di là delle decine di pareri personali dovrebbero guidare le segreterie scolastiche.

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