Tfa sostegno per 50 mila docenti con 40% corsi telematici. Assunzioni da GPS anche su posti comuni secondaria: lo chiede Anief. INTERVISTA a Pacifico

Anief in audizione alla Camera per presentare le modifiche al decreto Pa, il decreto legge 22 aprile 2023, n. 44, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 aprile. L’11 maggio incontro all’Aran per il proseguimento della trattativa sul rinnovo del CCNL. Delle richieste del Sindacato ne ha parlato a Orizzonte Scuola il presidente Marcello Pacifico.
Cosa avete portato sul tavolo Aran?
Abbiamo chiesto di distribuire a tutto il personale le risorse. Nel tavolo ci sono diversi punti: riconoscere i permessi retribuiti al personale precario, il buono pasto, la rivisitazione dei profili professionali del personale ATA. Su quest’ultimo punto se ne parlerà al prossimo incontro. La discussione sulla distribuzione delle risorse è in corso.
Il decreto Pa presenta alcune novità anche per la scuola. Quali sono le modifiche più urgenti da attuare?
Abbiamo chiesto delle modifiche per realizzare pienamente il piano delle 90 mila immissioni in ruolo che saranno autorizzate dal Mef, ed evitare che si coprano solo la metà dei posti autorizzati come accaduto negli anni passati.
Bene assumere da I fascia GPS sostegno e usare la call veloce, ma abbiamo anche sottolineato che bisogna coinvolgere gli 8mila docenti specializzati inseriti con riserva. Lo scorso anno sono andati vacanti 14mila posti sul sostegno. Abbiamo chiesto di aumentare gli organici sul sostegno e di trasformare una parte dei posti in deroga in organico di diritto anche per garantire la continuità didattica agli studenti.
E poi abbiamo chiesto di estendere questo doppio canale anche ai posti comuni della prima fascia e seconda fascia. Per la seconda fascia limitatamente alla scuola secondaria per evitare, come successo lo scorso anno, che molti posti autorizzati non vengano coperti. Sul problema dei docenti della seconda fascia non abilitati abbiamo spiegato che potrebbero essere individuati come aventi diritto con lo scioglimento della riserva dopo la frequenza del corso di 60 CFU.
Quale altra soluzione per aumentare il numero di docenti specializzati sul sostegno?
Tra le altre richieste di Anief una riguarda proprio questo: visto che si paventa l’idea di frequentare circa dal 20% al 40% dei corsi in modalità telematica, bisognerebbe raddoppiare l’accesso.
E quindi quanti posti?
Oltre alle 25 mila persone selezionate, sarebbe giusto permettere l’accesso ad altri 25 mila docenti, con tre anni di servizio su posti di sostegno, di partecipare al di fuori del numero programmato. Così possiamo avere il doppio di insegnanti specializzati rispetto all’anno scorso. Ricordo il ricorso vinto da Anief in Consiglio di Stato nel 2019 in cui si è dimostrato che il numero programmato non rispettava le effettive esigenze.
Riguardo invece la gestione della fase transitoria e le graduatorie di merito dei concorsi già svolti o in via di svolgimento?
Abbiamo chiesto di mettere a esaurimento le graduatorie del concorso ordinario. Se questo non è possibile, si possono prorogare fino alla pubblicazione delle graduatorie del futuro concorso, e assumere gli idonei.
Valditara ha poi annunciato il bando di un nuovo concorso straordinario
Va bene, ma nel frattempo bisogna intervenire sul concorso straordinario bis assumendo gli 8 mila vincitori rimasti fuori e poi integrando le graduatorie con tutti coloro che hanno partecipato.
Il concorso è uno strumento in più ma non risolve il problema. Negli ultimi sette anni, tra tanti concorsi, il numero dei precari è passato dal 100 al 220%. Lo ripeto: bisogna utilizzare il doppio canale di reclutamento.
Quali altri punti sono stati discussi?
Abbiamo evidenziato la necessità di un organico Pnrr, sia docenti che ATA, per tenere le scuole aperte per le attività legate al tutoraggio e all’orientamento. Più nello specifico abbiamo chiesto di finanziare questo organico con 300 milioni di euro e avere 40 mila persone in più.
Infine abbiamo chiesto delle risorse aggiuntive per premiare e valorizzare il lavoro dei DSGA e tutto il personale ATA.
E sulla mobilità?
La deroga ai vincoli non può avvenire solo per un anno, anche perchè ci sarà il dimensionamento scolastico che farà rivedere le posizioni di tutti. La strada da percorrere per conseguire la continuità didattica è prevedere un’indennità per i fuori sede.