TFA sostegno, “domanda motivazionale” centrale nella prova orale
Alcune Università hanno già completato la prova scritta e stanno pubblicando i risultati. A breve si svolgerà dunque anche la prova orale, terzo step della selezione per il corso di specializzazione sostegno a.a. 2018/19.
TFA sostegno, candidati ammessi alla prova orale
Le caratteristiche della prova orale
Per la prova orale le Università devono attenersi ai seguenti criteri. Contenuti nell’allegato C:
- la valutazione delle prove è espressa in trentesimi;
- le prove vertono su una o più tematiche previste dalla articolo 6, comma 1, del DM 30 settembre 2011;
- le prove non prevedono domande a risposta chiusa.
Queste le tematiche su cui verterà la prove:
- competenze didattiche diversificate in funzione del grado di
scuola; - competenze su empatia e intelligenza emotiva;
- competenze su creatività e pensiero divergente;
- competenze organizzative e giuridiche correlate al regime diautonomia delle istituzioni scolastiche.
Si tratta delle stesse tematiche già affrontate per la prova scritta, cui potranno aggiungersi domande di natura motivazionale sull’accesso alla professione di insegnante di sostegno per il grado di scuola scelto.
Rispondere alla domanda “perché vuoi diventare insegnante di sostegno” potrebbe essere decisivo per la selezione.
Si pensi ad es. a quanto accaduto nella prova scritta del Suor Orsola Benincasa per la secondaria di II grado: su 711 candidati che hanno svolto la prova scritta ben 676 l’hanno superata. I posti a disposizione sono però solo 270.
Graduatoria con i titoli
Ricordiamo che la prova orale potrebbe non essere sufficiente alla selezione dei candidati in numero uguale ai posti banditi.
La graduatoria finale sarà costituita oltre che dall’esito delle prove, anche dal punteggio derivante dai titoli.
E in molti casi a fare la differenza probabilmente saranno i titoli. La tabella è specifica per ogni Università, anche se conta in maniera rilevante il servizio di insegnamento su posto di sostegno.
