Tfa sostegno, Ciracì (MiSoS): “Risolvere il nodo dell’accesso diretto dei docenti con 3 anni di servizio” [VIDEO]

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“Il decreto ministeriale è in ritardo. Sicuramente, ipotizzando la tempistica, i test preselettivi si svolgeranno non prima di maggio. Si tratta di una grande occasione perché noi abbiamo circa 83 mila cattedre in deroga attribuiti a personale non specializzato”.

Lo ha detto Ernesto Ciracì, presidente del MiSoS, nel corso del suo intervento allo speciale in diretta su Orizzonte Scuola TV dedicato al sostegno.

Andando nel dettaglio -prosegue l’esperto di inclusione scolastica – resta però un nodo da sciogliere che riguarda l’attuazione della norma presente nella legge 79/22 sull’accesso diretto al corso di specializzazione dei docenti con 36 mesi di servizio negli ultimi 5 anni“.

Il problema, come spiegato in precedenza, è la congiunzione e presente nella norma voluta dall’ex senatore della Lega Mario Pittoni, che però non sarebbe dovuta trovarsi in questa forma: nelle intenzioni del responsabile scuola della Lega, che presentò un emendamento durante l’iter parlamentare, c’era infatti il chiaro riferimento di permettere l’accesso al TFA sostegno per i docenti con 3 anni di servizio in alternativa a quelli con abilitazione. Il testo finale ha invece modificato la congiunzione lasciando un nodo che ancora, alla vigilia del nuovo corso di specializzazione, non è sciolto.

Se fosse così, spiega Ciracì, ovvero il requisito sia abilitazione e 36 mesi di servizio ciò sarebbe limitante, perché ci riferiamo esclusivamente agli insegnanti di scienze della formazione primaria e i diplomati magistrale ante 2001/2002“.

Se invece quella congiunzione e diventasse o – osserva l’esperto – allora possiamo avere un accesso molto più ampio per la scuola di primo e secondo grado. Bisogna risolvere il nodo“.

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