TFA sostegno: chi ha superato preselettiva nel 2019 ma non è rientrato nei posti, dovrà rifarla
TFA sostegno 2020: alcuni docenti si accingono a sostenere la prova preselettiva per la seconda volta, con tutta l’incertezza che ad essa è collegata.
Una docente chiede
“Chiedo informazioni sul prossimo TFA; sono una docente che nello scorso TFA ho ottenuto alla prova preselettiva il punteggio di 21, ma non sono rientrata nei 200 posti utili per le successive prove (perchè il punteggio a cui si sono fermati è stato 22).Pertanto vorrei sapere, perchè non si sono prese in considerazione tutti
quei candidati che hanno raggiunto più che la sufficienza nel punteggio
che però in graduatoria non si sono posizionati tali da poter sostenere
le ulteriori prove?
Quindi per il prossimo TFA farli rientrare solo per sostenere la prova
scritta ed orale? Rimango in attesa di informazioni al riguardo.”
Come funziona l’accesso al corso TFA sostegno
Le prove da superare per l’accesso sono tre:
test preselettivo – prova scritta – prova orale.
Accede alla prova scritta solo chi supera il test preselettivo, accede alla prova orale solo chi supera la prova scritta.
Le prove di accesso sono predisposte dai singoli Atenei su un programma comune di riferimento.
Il test preliminare
Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne individua una soltanto. Almeno 20 sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana.
La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale O(zero) punti. Il test ha la durata di due ore.
E’ ammesso alla prova scritta un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili nella singola sede per gli accessi. Sono altresì ammessi alla prova scritta coloro che, all’esito della prova preselettiva, abbiano conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo degli ammessi.
Pertanto, non c’è una soglia di sufficienza, né un punteggio minimo con il quale si supera la prova. A stabilire chi accederà alla prova scritta in quell’Università è il candidato più bravo, quello che realizza il punteggio più alto.
Lo scorso anno si è verificato il caso di docenti che sono stati bocciati alla preselettiva con 27/30 e casi in cui con zero punti è stato conquistato il diritto alla prova scritta.
A fare la differenza in questo caso non solo il voto più alto, ma anche il numero dei posti a disposizione per ogni grado di scuola.
La prova scritta e la prova orale
Si superano al raggiungimento di 21/30.
Dalle norme indicate si evince che non esiste una soglia di sufficienza per la preselettiva, pertanto – a normativa invariata – la richiesta non può avere seguito.
Gli unici docenti ad essere ammessi in sovrannumero al corso 2020 sono i docenti idonei, ossia i docenti che
a. abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
b. siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
c. siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile.
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Requisiti di accesso
Per posto comune
- abilitazione specifica sulla classe di concorso oppure
- laurea coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso+ 24 CFU in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche. (laurea breve non è valida)
- Chi accede con laurea + 24 CFU deve avere sia i CFU per l’accesso alla classe di concorso (se richiesti dal Miur con DPR 19/2016 e Dm 259/2017) e i 24 CFU nelle discipline pedagogiche e metodologie didattiche. Vedi
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Per ITP
Si è in attesa dei chiarimenti del Miur sulla nota del 28 novembre 2019, che ha eliminato la deroga all’accesso con il solo diploma, senza laurea né 24 CFU.
Nello specifico
Infanzia e primaria diploma magistrale e laurea in SFP requisiti di accesso per infanzia e primaria