TFA sostegno, ammettere ai percorsi idonei in posizione non utile. Lettera
Inviato da Claudio Cerroni – Sono in fase di partenza i percorsi di specializzazione al sostegno, molti aspiranti docenti hanno superato ben tre prove selettive, alcuni nonostante il merito di averle superate non sono in posizione utile per accedere al corso di specializzazione.
In contemporanea allo svolgimento delle prove selettive dei vari percorsi, i sindacati hanno proposto, al Ministro Bussetti, di attivare dei percorsi speciali (PAS) di abilitazione per i docenti con almeno tre anni di esperienza lavorativa, tali corsi non prevedono alcun test di ingresso. I Sindacati hanno inoltre richiesto l’attivazione di percorsi agevolati (senza test d’ingresso) per la specializzazione sul sostegno riservati a quei docenti che nei tre anni possano vantare almeno un anno di esperienza sul sostegno. Da quanto emerge dalla stampa, il Ministro Bussetti sembrerebbe orientato ad accogliere le richieste dei Sindacati.
Quindi circa 55.000 docenti che hanno avuto la possibilità di fare almeno tre anni di supplenze, in scuole statali o paritarie, verranno abilitati con corsi speciali senza test d’ingresso; mentre, quegli aspiranti docenti che hanno affrontato, superandole, ben tre prove di accesso al Corso di specializzazione sul sostegno, benché risultino idonei rischiano di non potersi specializzare poiché la loro posizione non è utile, ovvero sono in una posizione superiore al numero dei posti messi a disposizione dall’Università di riferimento.
Per rendere più chiara la situazione si deve considerare che spesso gli idonei non in posizione utile possono vantare lo stesso punteggio di altri candidati in posizione utile, ma essendo di qualche mese più grandi si trovano un po’ più in basso in graduatoria, quindi esclusi dal percorso abilitante.
Siamo difronte all’ennesimo paradosso della Scuola, ci si sta dirigendo verso la strada che consentirà di abilitare dei docenti che non hanno superato i test selettivi del corso di specializzazione al sostegno e si rischia di lasciare indietro quegli aspiranti docenti che invece hanno avuto il merito di superare dei percorsi estremamente selettivi (visto l’alto numero di partecipanti) per il semplice fatto di non avere esperienza (un’esperienza che dovrebbero invece fare con il tirocinio).
Si chiede al Ministro Bussetti di fare chiarezza e rispettare anche la dimensione meritocratica dei percorsi formativi; andare, quindi, nella direzione richiesta dalla sentenza del TAR Lazio che ordina al Miur di aumentare i posti dei tirocini che si stanno per attivare: https://www.orizzontescuola.it/tfa-sostegno-anief-tar-lazio-ordina-al-miur-di-incrementare-numero-posti/
Si chiede in sostanza che venga data, immediatamente, alle Università, la possibilità di incrementare i posti per i percorsi formativi sul sostegno, aggiungendo tutti gli idonei in posizione non utile, ovvero tutti quegli aspiranti docenti che pur avendo superato ben tre difficili prove selettive e risultando idonei a svolgere il corso di specializzazione al sostegno didattico, si trovano esclusi dal percorso per semplice mancanza di posti messi a bando, fatto già contestato dal TAR Lazio in considerazione dell’elevato fabbisogno di docenti specializzati di cui necessitano le nostre scuole.
Confidiamo nella ragionevolezza e serietà del Ministro.