TFA, si ritorna a parlare di differenziazione punteggi tra ordinario e speciale?
red – Lucrezia Stellacci, in una intervista a Il fatto quotidiano riporta in auge una problematica che sembrava essere stata accantonata, che nasce dalla richiesta avanzata dal PD in VII Commissione Cultura, di attribuire nelle graduatorie punteggi diversi alle abilitazioni, a seconda se conseguite con procedura ordinaria o speciale.
red – Lucrezia Stellacci, in una intervista a Il fatto quotidiano riporta in auge una problematica che sembrava essere stata accantonata, che nasce dalla richiesta avanzata dal PD in VII Commissione Cultura, di attribuire nelle graduatorie punteggi diversi alle abilitazioni, a seconda se conseguite con procedura ordinaria o speciale.
Il problema era stato posto dal PD nel parere emanato il 06 febbraio 2013 sulla modifica al dm 249/10 per consentire l’avvio del TFA speciale per docenti che possano vantare un determinato requisito di servizio.
Il parere era stato favorevole, ma subrodinaro ad alcune condizioni tra cui
"occorre differenziare attraverso i punteggi da attribuire, la condizione di coloro che sosterranno il TFA speciale, da quella di coloro che stanno partecipando al TFA ordinario, onde evitare che la mera anzianità possa valere più del merito"
In queste ultime settimane l’ipotesi sembrava essre tramontata, ma rispunta in un articolo di oggi 09 marzo in cui il Capo Dipartimento per gli ordinamenti scolastici, dott.ssa Stellacci, sembra quasi rispondere alle domande sullo slittamento dei tempi per la firma del Ministro.
Una frase sibilina "Stiamo studiando una differenziazione tra i due titoli", che lascia intravedere la possiblità di dare seguito all’indicazione della VII Commissione Cultura.
Per il resto nessuna incertezza sull’avvio del percorso, che la dott. ssa Stellacci presenta con queste parole "Abbiamo deciso di intervenire perché ci siamo accorti che c’era un errore a monte del Tfa ordinario: la programmazione era stata fatta solo sulla base del turn-over, ossia del numero di insegnanti che si prevede potranno essere assunti nei prossimi anni. Ma oltre ai docenti di ruolo, nella scuola insegnano anche tantissimi precari. E non ci sembra giusto che in aula entri gente che ha solo il titolo di studio e non l’abilitazione: abbiamo oltre 100mila supplenze l’anno da coprire, per questo abbiamo deciso di allargare i cordoni del Tfa. L’errore è stato fatto dalla gestione precedente, non dalla nostra".
TFA speciali, firma rinviata alla prossima settimana ?