TFA e tirocinio diretto a scuola: scarica modello per annotazioni e osservazioni da parte del Tutor
Il Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010 ha stabilito un nuovo percorso per la formazione iniziale del personale docente. Per ottenere l’abilitazione all’insegnamento il decreto prevede l’attivazione presso le Istituzione Accademiche di uno specifico corso universitario il TFA – Tirocinio Formativo Attivo.
Il TFA è un corso universitario di formazione e abilitazione alla professione di docente che si struttura in tre gruppi di attività: didattica generale e didattica speciale, didattica delle discipline oggetto di insegnamento delle classi di concorso con laboratori e laboratori pedagogico-didattici, tirocinio a scuola. Al termine del corso si svolge l’esame di abilitazione all’insegnamento. I corsi del TFA sono a numero chiuso (con test di accesso) e vengono stabiliti a livello regionale i posti disponibili per ciascuna classe di concorso.
Chi può iscriversi
Per accedere al TFA è necessario essere in possesso dei titoli di accesso all’insegnamento e superare un test di ammissione. Nello specifico prevede che possono iscriversi tutti coloro che sono in possesso dei titoli di accesso all’insegnamento entro la data di scadenza delle iscrizioni ai test di accesso del TFA.
Sono inoltre ammessi a partecipare al TFA in sovrannumero e senza svolgere i test d’accesso:
- coloro che dopo aver superato i test di ammissione alle SiSS avevano poi sospeso la loro frequenza al corso;
- coloro che sono risultati idonei ma non si sono collocati in posizione utile ai fini della frequenza del ciclo di TFA precedente;
- i docenti di ruolo o già in possesso di abilitazione per una classe di concorso diversa da quella che intendono conseguire.
Come, dove e quando ci si iscrive?
Le iscrizioni ai test d’accesso si effettuano attraverso il portale internet https://tfa.cineca.it/. I termini per le iscrizioni al TFA e le date di test di accesso vengono fissati con apposito decreto. Alle università e agli istituti di istruzione superiore accreditati dal MIUR per i corsi del TFA vengono assegnati dal MIUR un determinato numero di posti per ciascuna classe di concorso attivata.
È possibile iscriversi ai test di accesso per più classi di concorso e per le stesse classi di concorso in sedi diverse.
Superati i test di accesso, è obbligatorio scegliere una sola classe di concorso e completare l’iscrizione direttamente presso l’università o l’istituto sede del corso.
Attività di tirocinio: finalità
Il tirocinio è parte integrante del Corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno. Esso rappresenta l’esperienza pratica finalizzata a sviluppare la professionalità del tirocinante come sintesi problematica fra competenze teoriche e abilità operative.
Le attività di tirocinio sono finalizzate:
- all’acquisizione e allo sviluppo della consapevolezza dell’agire educativo e professionale relativo al ruolo e alla funzione dell’insegnante specializzato per le attività di sostegno;
- allo sviluppo di capacità di analisi critica e di ricerca;
- alla costruzione di competenze didattiche e metodologiche attraverso l’osservazione diretta e indiretta e la sperimentazione sul campo di attività e compiti definiti;
- alla rielaborazione delle esperienze di osservazione, progettazione, implementazione, verifica, valutazione ed autovalutazione condotte presso l’istituzione scolastica, entro la cornice della problematizzazione e della riflessione sulle pratiche condotte anche attraverso l’interazione con il tutor accogliente;
- alla riorganizzazione autonoma e riflessiva delle pratiche professionalizzanti condotte presso l’istituzione scolastica, documentandole nella Relazione Finale (D.M. 30 settembre 2011).
Organizzazione del Tirocinio
Il tirocinio si svolge secondo il modello organizzativo adottato dalla scuola sede di attività di tirocinio accreditata dall’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia o dall’ Ufficio scolastico di altra regione italiana, e nel rispetto delle modalità didattiche vigenti al momento in cui il tirocinante viene accolto dal Dirigente scolastico e dal tutor accogliente.
In linea generale, il tirocinio si svolge in classe o nel piccolo gruppo (classi aperte) in presenza dell’alunno disabile e del docente di sostegno, tutor del tirocinante. Il tutor certificherà il numero di ore effettuate dal tirocinante apponendo la propria firma sull’apposito registro che attesta la presenza del tirocinante.
Il tirocinio comprende anche attività destinate all’osservazione generale del contesto scolastico in relazione all’organizzazione e ai servizi offerti dalla scuola.
Esso può, inoltre, comprendere anche ore di lezione svolte dai docenti curricolari, concordate con il tutor del tirocinante, anche in sua assenza. In tale caso, sarà sempre il tutor di riferimento che certificherà la presenza del tirocinante tramite apposito registro. Una parte delle attività è dedicata alla rielaborazione interattiva dell’esperienza, guidata dal tutor del tirocinante, presso l’istituzione scolastica.
Organizzazione del Tirocinio per i tirocinanti con contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato
I tirocinanti con contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato possono svolgere le attività di tirocinio diretto presso la sede di servizio, anche se non presente nell’elenco delle scuole accreditate dagli Uffici scolastici regionali, ai sensi dell’art. 6 del D.M.n.93 del 30 novembre 2012. Considerata l’emergenza sanitaria da Covid e in via del tutto eccezionale, nel caso in cui il tirocinante abbia un incarico a tempo determinato su posto di sostegno nel grado di scuola per cui si consegue il titolo di specializzazione, le attività di tirocinio possono essere svolte seguendo lo stesso caso assegnato dal Dirigente scolastico, a condizione che il monte ore previsto sia espletato al di fuori dell’orario di servizio.
Articolazione generale delle attività di Tirocinio diretto e piano orario
L’articolazione generale delle attività di Tirocinio diretto e del piano orario potrebbe prevedere (cambia da università ad università):
- osservazione del contesto scolastico ed organizzativo (circa 10 ore);
- lettura e analisi documentazione alunno H (circa 5 ore);
- osservazione della classe, del processo di insegnamento/apprendimento, del clima di classe, delle modalità di relazione del docente/dei docenti con gli allievi, degli stili di insegnamento del docente/dei docenti (all’incirca 40 ore);
- progettazione e programmazione di interventi diretti (circa 20 ore);
- realizzazione di interventi diretti in aula (circa 60 ore);
- (collegi dei docenti, consigli di classe, gruppi di lavoro, altri soggetti extra-scolastici di riferimento ecc.) (circa 15 ore).
- documentazione dell’esperienza (ore ricomprese nei vari punti).
Tirocinio indiretto
Il tirocinio indiretto è articolato in una serie di incontri in presenza, organizzati dal tutor del tirocinante, in cui vengono affrontate e discusse in maniera interattiva le problematiche connesse alla rielaborazione personalizzata dell’esperienza presso l’istituzione scolastica. Considerata l’emergenza sanitaria da Covid e in via del tutto eccezionale, gli incontri con il tutor possono essere svolti anche online, che in ogni caso certificherà lo svolgimento delle attività tramite apposito registro di presenza.
Compiti del tutor del tirocinante
Il tutor del tirocinante, in possesso dei requisiti di cui all’Allegato B del D.M. 30 settembre 2011, ha il compito di:
- orientare il tirocinante rispetto agli assetti organizzativi e didattici della scuola e alle diverse attività e pratiche della classe;
- accompagnare e monitorare il tirocinante nella fase di inserimento in classe;
- accompagnare, supportare e monitorare il tirocinante nella gestione diretta del processo di insegnamento-apprendimento;
- guidare il tirocinante nelle attività di rielaborazione e riflessione dell’esperienza condotta presso l’istituzione scolastica;
- attestare la presenza del tirocinante presso la scuola ovvero di certificare la presenza in modalità online;
- esprimere una valutazione finale sull’operato del tirocinante tramite apposta scheda fornita dall’università.
Obblighi del tirocinante
Sono obblighi del tirocinante
- Seguire le indicazioni del tutor accogliente, individuato dal Dirigente scolastico, e del coordinatore universitario in relazione alla rielaborazione dell’esperienza professionale;
- Rispettare i regolamenti disciplinari, le norme organizzative di sicurezza e di igiene sul lavoro vigenti presso l’istituzione scolastica;
- Mantenere l’obbligo della segretezza durante e dopo il tirocinio per quanto attiene a prodotti, processi produttivi e ad ogni altra attività o caratteristica dell’istituzione scolastica
e degli alunni iscritti, di cui venga a conoscenza durante il tirocinio; - Compilare debitamente la documentazione attestante la presenza e la tipologia di attività svolte durante il periodo di tirocinio presso l’istituzione scolastica;
- Documentare il percorso svolto;
- Verificare che la documentazione sia attestata dal tutor e dal dirigente scolastico, ove richiesto, attraverso la firma e il timbro;
- Redigere una relazione finale.
Possibile protocollo del tirocinio a scuola
All’interno del percorso di formazione iniziale degli insegnanti, particolare importanza è assegnata dall’attuale normativa all’attività di tirocinio da svolgersi in sinergia tra le Istituzioni scolastiche e le Università: la scuola come luogo di osservazione, di pratica e di prima riflessione, l’Università per il confronto e la rielaborazione critica. Il tutto sotto la guida di docenti esperti
L’accoglienza dei tirocinanti
L’accoglienza dei tirocinanti nell’istituto – prevede, ad esempio, il Liceo Morgani di Roma presieduto dal dirigente scolastico la prof.ssa Paola Gasperini – può prevedere:
- Visita della scuola e delle sue strutture attraverso l’osservazione delle caratteristiche architettoniche (ampiezza e luminosità delle aule, eventuale degrado della struttura, arredi, barriere architettoniche…), le aule e le loro dotazioni (laboratori, palestre, aule speciali, biblioteca, aule LIM, aula magna…), gli spazi condivisi (sala insegnanti, presenza di bar interno…), gli spazi ricreativi (ampiezza dei corridoi, presenza di cortili…).
- Lettura del POF, della programmazione dipartimentale, della normativa relativa agli studenti con BES (con l’ausilio di un insegnante di sostegno se presente nell’istituto).
Il monte ore del tirocinio indiretto e diretto
Il monte ore di tirocinio indiretto e diretto è quello previsto dal DECRETO 10 settembre 2010, n. 249 ed è fissato in 475 ore, pari a 19 CFU. Lo stesso Decreto prevede che “le istituzioni scolastiche progettano il percorso di tirocinio, che contempla una fase osservativa e una fase di insegnamento attivo, di concerto col consiglio di corso di tirocinio al fine di integrare fra loro le attività formative; almeno 75 ore del predetto tirocinio sono dedicate alla maturazione delle necessarie competenze didattiche per l’integrazione degli alunni con disabilità”. Per ciascun tirocinante il numero di CFU di tirocinio dipende inoltre dal proprio curricolo ed è deliberato dall’Università.
Attività per i tirocinanti
Sono attività per i tirocinanti:
- Tirocinio in classe (fase osservativa e fase attiva)
- Partecipazione agli organi collegiali comprese quelle relative alle esperienze e situazioni specifiche eventualmente presenti nella scuola relative a studenti con BES
- Eventuale partecipazione ad attività extracurricolari
- Eventuale confronto e riflessione tra i tirocinanti.
Il tirocinio in classe
Il tirocinio in classe è caratterizzato da una fase osservativa e si svolge di prevalenza nelle classi del tutor scolastico. La scheda di sintesi potrebbe costituire uno strumento per la riflessione. Il Liceo Morgani di Roma presieduto dal dirigente scolastico la prof.ssa Paola Gasperini, per esempio, ne ha costituita una.
Al fine però di rendere più ricca l’esperienza di tirocinio si potrebbero prevedere le seguenti attività:
- osservazione di altri insegnanti della stessa disciplina per poter comparare i vari stili relazionali e le differenti metodologie didattiche
- osservazione di una classe del tutor scolastico nel corso di un’intera mattina per poter comparare le risposte degli studenti ai differenti stili relazionali e alle diverse metodologie didattiche. Tale modalità di osservazione potrà eventualmente ripetersi, se c’è la disponibilità degli insegnanti, in un paio di classi del tutor scolastico
- il tirocinante osserva alcune lezioni insieme ad altri tirocinanti al fine di stimolare un successivo confronto.
Fase attiva
La fase attiva del tirocinio si svolge in una o più classi del tutor scolastico e prevede la progettazione dell’attività didattica, lo svolgimento della stessa e la verifica con valutazione degli apprendimenti da parte degli studenti. Al termine sarà cura del tutor scolastico effettuare una prima riflessione con il tirocinante sull’attività svolta.
Al fine di rendere più ricca l’esperienza di tirocinio si potrebbe prevedere che la fase di conduzione dell’attività didattica da parte di un tirocinante possa essere oggetto di osservazione da parte di altri tirocinanti della stessa disciplina.
Partecipazione ad altre attività
La partecipazione alle riunioni collegiali non supererà, di norma, il 10% delle ore di tirocinio a scuola e potrà essere guidata da opportune schede come quelle predisposte dal Liceo Morgani di Roma presieduto dal dirigente scolastico la prof.ssa Paola Gasperini. È possibile prevedere la partecipazione del tirocinante ad attività extracurricolari, con preferenza per quelle laboratoriali, per conoscerne la progettazione e per sperimentare come un diverso approccio a una disciplina possa produrre differenti dinamiche nei confronti dell’apprendimento e delle relazioni interpersonali. La scelta delle attività da seguire avviene in accordo con il tutor scolastico e mediamente non supererà il 5% del monte ore del tirocinio a scuola. Al termine delle attività di tirocinio a scuola ciascun tutor scolastico valuta – secondo normativa – il lavoro svolto dal tirocinante. Le modalità sono comunicate ai tutor dalle Università di riferimento.