TFA A021: test con domande contestate. Lettera
inviato da Chiara Bergamo – Vi preghiamo di rivolgere la vostra attenzione a questa contestazione che, basata su fonti attendibili(qui riportate interamente), non ricorre a richieste assurde ma mira solamente alla correttezza.
inviato da Chiara Bergamo – Vi preghiamo di rivolgere la vostra attenzione a questa contestazione che, basata su fonti attendibili(qui riportate interamente), non ricorre a richieste assurde ma mira solamente alla correttezza.
In seguito alla partecipazione in data 28/07/2014 al test preliminare per l’accesso al Tirocinio Formativo attivo 2014 della classe di concorso A021 si ritiene opportuno segnalare alla Vostra attenzione tre errori ed una domanda con risposte ambigue riscontrati dopo aver letto la pubblicazione delle risposte sul sito Cineca.
Domanda 39: Quale delle seguenti affermazioni sulla tecnica dell’affresco non è corretta?
A) Non si possono usare tutti i colori e si preferiscono quelli di origine minerale
B) Nell’esecuzione “a giornate” la stesura del colore avviene per sovrapposizione
C) La formula della carbonatazione della calce è CaCO3+H2O
D) L’essiccazione dell’affresco deve avvenire lentamente e in modo uniforme
Secondo il manuale "Le tecniche artistiche" di Mursia editore, curato da Corrado Maltese, nel capitolo che tratta il tema dell’affresco c’è un verso che dice: "poiché devono resistere all’azione caustica della calce, non tutti i colori sono utilizzabili nell’affresco. Sono preferibili i colori di origine minerale".
Di conseguenza l’affermazione "Non si possono usare tutti i colori e si preferiscono quelli di origine minerale" che secondo il quiz non è corretta è invece corretta e quindi non è la risposta giusta.
Continuando a leggere il capitolo di cui sopra: "nella parte alta della grande navata della Basilica Superiore di Assisi, nelle Storie del Vecchio Testamento, si assiste significativamente al cambiamento della tecnica del dipinto murale dall’esecuzione a <<pontate>> a quella a <<giornate>> (…) L’artista si assegnava ogni giorno la parte che avrebbe colorito in modo definitivo (…) Poiché le connessioni tra l’una e l’altra parte giornaliera d’intonaco restano leggermente visibili, per il minimo sormontare che fa la parte eseguita posteriormente, questo ci consente di determinare le giornate di lavoro e la loro successione. La stesura del colore ormai non avverrà per sovrapposizione, ma per accostamento".
In seguito a questo, la risposta non corretta (e quindi quella da segnare come giusta) è: -Nell’esecuzione “a giornate” la stesura del colore avviene per sovrapposizione"
Domanda 29: Albrecht Dürer realizza “Madonna con animali” (museo Albertina
di Vienna) con quale tecnica?
A) Acquerello
B) Inchiostro
C)Pastelli
D) Acrilico
in questo caso ci sono due incongruenze : il titolo dell’opera non è propriamente giusto essendo in verità “Madonna degli animali”, inoltre è realizzata a penna ( inchiostro ) ed acquerello su cartoncino quindi potrebbero essere giuste due delle quattro soluzioni elencate.Sul sito dell’Albertina troviamo la seguente didascalia: "Maria mit den vielen Tieren, um 1503. Feder in Schwarzbraun, Aquarell, feiner Raster in schwarzer Kreide"che tradotto significa "Disegno a penna con inchiostro bruno, acquerello, tratti sottili a gessetto nero".
Domanda n.9
L’immagine che assume maggior risalto e attira l’attenzione di chi guarda
si dice:
A) peso percettivo
B) peso cromatico
C) peso creativo
D) peso visivo
Cineca ha riportato come corretta la risposta "Peso Percettivo", segnaliamo che anche "peso visivo" era corretta. Riportiamo dei passaggi dei seguenti testi:
Elena Tonarghi "Il Linguaggio dell’Arte" – seconda edizione Modulo A: Educazione visiva: Analisi e produzione. Loescher Editore pag. 149
PESO VISIVO DI FORME E COLORI
"Peso Visivo: capacità di una forma o di un colore di attrarre su di sé lo sguardo dell’osservatore all’interno di una composizione. Per Peso Visivo di una forma o di una figura all’interno di un’immagine si intende la sua capacità di attirare l’attenzione dell’osservatore. Il peso di una forma dipende da una serie di fattori che interagiscono tra loro, come le dimensioni, il colore o la pregnanza, ed in relazione con il contesto formale, cromatico e spaziale in cui la forma è inserita.
pag. 150
PESO VISIVO E DENSITÁ DEL CAMPO
[…]Pertanto una figura collocata nella parte destra vedrá aumentare il proprio peso visivo, perchè la parte destra di un’immagine è quella su cui l’occhio si sofferma maggiormente. Gillo Dorfles, Bruno Munari, Annibale Pinotti, Marcello Ragazzi, Christina Dalla Costa "Il Linguaggio Visuale, strumenti e tecniche" ModulArt. Atlas Editore
pag. 102
PESO VISIVO
Elemento importante per lo studio dell’equilibrio compositivo è il peso visivo. Una figura posta al centro di una composizione acquisisce generalmente un peso visivo maggiore […] Nell’immagine pittorica, così come nella realtà, anche l’isolamento può determinare un forte peso visivo.
Domanda n.11:
La tecnica di rappresentazione a colori che utilizza pigmenti colorati, mescolati con sostanze incollanti si chiama:
A) pittura
B) encausto
C) affresco
D)falso fresco
La risposta A, sul sito Cineca, viene indicata come la risposta corretta. Se però andiamo a leggere la definizione che dà di questo termine la Treccani, solo per fare un esempio tra i tanti possibili, la pittura è “l’arte di dipingere, raffigurando il mondo esterno, o esprimendo l’intuizione fantastica, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni: p. su tavola, su tela, su linoleum, p. su vasi o vascolare, p. murale; p. a olio, a encausto, a fresco, a guazzo,a acquerello, a tempera; p. eseguita con tecnica mista, in relazione al materiale su cui si dipinge e ai mezzi tecnici impiegati”.
Quindi il termine“pittura” comprende anche quelle tecniche, come l’affresco, in cui per definizione non si utilizzano sostanze incollanti. Per chiarirci meglio: non serve sempre avere delle sostanze incollanti per fare della pittura. Per cui la risposta A non è corretta. Lo sarebbe, aggiungendo al generico “pittura”, “pittura ad olio”, “pittura a tempera”, ecc.
Le risposte B e D sono anch’esse corrette. Perché? E’ vero che la tecnica del cosiddetto “falso fresco” (di cui esistono diverse e a volte contrastanti definizioni) si esegue tradizionalmente bagnando l’intonaco secco o quasi secco con acqua di calce mescolando i pigmenti con latte di calce ma l’uso di aggiungere delle sostanze collanti (come, ad esempio, la gomma arabica) è testimoniato già in epoca romana e in numerosi trattati di un tempo, come ad esempio nel noto manuale dedicato da Ronchetti alla pittura murale edito da Hoepli nel 1911 dove, a pagina 54, parlando specificamente di “falso affresco” si consiglia di aggiungere ai pigmenti anche “colla o gomma di dragante”.
Per quel che riguarda l’encausto ho trovato in rete, inoltre, una citazione di un’ottima studiosa come Silvia Bordini ( Materiale e immagine, fonti sulle tecniche della pittura, Roma- Leonardo- De luca, 1991, p.249), in cui si parla dell’uso di resine e gomme – testimoniato già dagli autori antichi – nella particolare tecnica dell’encausto steso a spatola. Si parla, altrove, anche di colla di bue mescolata ai pigmenti. E quindi anche l’encausto rientra a pieno diritto tra le tecniche in cui si utilizzano pigmenti colorati mescolati con sostanze incollanti. Per cui, anche qui, le risposte corrette, supportate da precise e serie fonti bibliografiche, sono più d’una. Si potrebbe rispondere che " ogni legante, chiamandosi appunto legante, e’ colloso". Nella domanda però non si parla assolutamente di leganti ma di sostanze incollanti. Quindi avrebbero dovuto mettere, come risposte sbagliate, soltanto delle tecniche artistiche – come l’affresco classico – in cui non si utilizzano delle sostanze incollanti: colla, resina, ecc. Ma, dal momento che sono davvero rarissime le tecniche artistiche in cui non non vi sia una presenza, ancorché minima, di sostanze incollanti, si tratta di una domanda mal formulata, ove le risposte corrette – assieme alla generica "pittura" – possono essere anche l’encausto, appunto, ed il falso fresco.
Vista la quantità di persone che lamentano questi errori e l’autorevolezza delle fonti citate chiediamo che queste quattro domande vengano annullate o, nel caso della prima, corrette.
Seguono le firme