Testimonianza giudiziale: quando si è ritenuti in servizio e quando no. Quali permessi

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E’ possibile, per il personale docente, fruire dei permessi per motivi personali e familiari, nel caso in cui lo stesso debba assentarsi perché chiamato a rendere testimonianza giudiziale?

Per rispondere a tale quesito dobbiamo distinguere tra testimonianza giudiziale nell’interesse dell’Amministrazione e testimonianza per motivi personali.

Testimonianza nell’interesse dell’Amministrazione

Nel caso in cui la testimonianza sia svolta nell’interesse dell’Amministrazione, il docente è considerato in effettivo servizio.

Così l’Aran in un apposito orientamento applicativo:

Per quanto riguarda il caso in esame, occorre specificare che solo la testimonianza svolta nell’interesse dell’Amministrazione è equiparata all’effettivo servizio …   

Testimonianza per motivi personali

Nel caso in cui la testimonianza sia svolta per motivi personali, quindi non nell’interesse dell’Amministrazione, il docente non è considerato in servizio e deve ricorrere ad uno degli istituti previsti dal CCNL, come indicato dall’ARAN:

… qualora la stessa (testimonianza) riguardi il dipendente, quest’ultimo deve poter assolvere all’obbligo di presentarsi in Tribunale sulla base delle opportunità offerte dal CCNL, che, qualora la stessa richieda una intera giornata, prevede a questo riguardo le ferie ed i permessi retribuiti di cui sopra.

In tal caso, dunque, il docente può ricorrere ai permessi per motivi personali o familiari oppure alle ferie.

Ricordiamo che i permessi per motivi personali sono retribuiti per il personale di ruolo, non retribuiti per i supplenti.

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