Test rapidi, Zaia: “Non traumatizzeremo i bimbi, non sarà infilato a fondo in naso e bocca”
“Ora che l’utilizzo di test rapidi è stato sdoganato a livello nazionale, la Regione Veneto utilizzerà nelle scuole dei test molto meno invasivi rispetto ai tamponi rapidi, che non hanno necessità di essere infilati a fondo in naso e bocca”.
Lo annunciano il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il direttore del laboratorio di microbiologia di Treviso Roberto Rigoli, in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale del Veneto, a Marghera.
Il test in questione “è molto sensibile e non è necessario andare a fondo nella cavità”, spiega Rigoli, mentre Zaia, che si sottopone in diretta al test risultando negativo, sottolinea l’importanza di “non traumatizzare i bambini” che si devono sottoporre al test. Dopodiché la speranza è che si arrivi presto ad avere un test rapido che consenti di effettuare l’autodiagnosi, perché “se rimaniamo appesi ai laboratori non potremo fare gli screening cosi’ estesi come sono previsti”.
Per quanto il test sia rapido sia da effettuare che da analizzare, infatti, al momento ha ancora bisogno di essere inserito per alcuni minuti in un apposito macchinario, e quindi di essere maneggiato personale di laboratorio.
Zaia annuncia: “In arrivo ordinanza, faremo i test rapidi direttamente in classe”